In commercio si trovano tantissimi sostituti vegetali del latte vaccino. Ma sono equivalenti? Scopriamolo insieme.
Sempre più persone scelgono bevande vegetali per sostituire il latte vaccino. Molti pensano che non vi siano grandi differenze. Ma è davvero così? Vediamo cosa dicono i medici.
Le alternative al latte presenti sugli scaffali di qualunque supermercato, sono davvero moltissime. Fino a qualche anno fa, si potevano trovare, al massimo, bevande vegetali a base di soia, riso e mandorla. Negli ultimi anni il mercato dei sostituti del latte è esploso.
Non è raro imbattersi in bevande vegetali a base di avena, di miglio, di sorgo, di quinoa o grano saraceno. Più particolari e particolarmente apprezzate anche dai bambini le bevande a base di nocciola, di castagna o di noce o quelle a base di cocco, leggere e dolci.
Molti optano per queste alternative per ragioni di allergia o di intolleranza al lattosio. Altri, invece, rifiutano il latte per motivi etici e abbracciano un’alimentazione al 100% vegana che non prevede né carne né pesce né uova né latte o latticini.
Differenze tra latte e bevande vegetali
Chi sceglie di sostituire il latte con le sopra menzionate bevande vegetali, spesso pensa che siano equivalenti. La scienza, però, è di tutt’altro avviso. Infatti le differenze tra il prodotto vaccino e quelli vegetali sono moltissime e da non sottovalutare.
Uno studio dell’università di Teramo ha esaminato 330 bevande vegetali che si trovano in commercio. Le differenze emerse tra questi prodotti e il latte, sono importanti. In prima istanza le bevande vegetali sono prive di calcio, vitamina B12 e vitamina D a meno che questi micronutrienti non vengano addizionati in fase di produzione.
In seconda battuta le bevande vegetali sono prive di proteine. Unica eccezione in tal senso è rappresentata dalla soia: la bevanda di soia contiene circa 3,5 grammi di proteine ogni 100 grammi, esattamente come il latte vaccino intero. Dalla ricerca è emerso che la bevanda a base di riso è molto ricca di carboidrati mentre quelle a base di mandorla, nocciola e cocco contengono molti grassi. Molti di più rispetto al latte tradizionale.
Come comportarsi dunque? Se si è vegani, naturalmente, bere latte non è una possibilità contemplabile esattamente come nel caso in cui una persona sia intollerante o addirittura allergica al lattosio o alle proteine del latte. In queste situazioni, dunque, meglio scegliere bevande vegetali addizionate di vitamina B12, vitamina D e calcio. Inoltre sarebbe consigliabile alternarle il più possibile avendo l’accortezza di preferire le bevande vegetali senza zuccheri aggiunti.
Se, invece, non si hanno problemi di salute e si mangia tutto, non c’è motivo di escludere completamente il latte o lo yogurt dalla propria dieta. Con moderazione e senza eccessi, possono essere consumati anche ogni giorno, a colazione o come spuntino di metà mattina o anche a merenda.