La dipendenza di cui vi parleremo in questo articolo potrebbe colpire chiunque, nonostante spesso sia sottovalutata. Vediamo insieme di cosa si tratta e come uscirne.
Quando si parla di dipendenze, non si fa riferimento solamente alle sostanze stupefacenti, al cibo o al gioco. Ne esistono diverse tipologie, ognuna delle quali basata su unâalterazione comportamentale. Quando una determinata attivitĂ o abitudine si trasforma in una dipendenza, si contraddistingue da una ripetizione patologica che finisce solamente con lâintaccare la vita di chi ne soffre, sia a livello fisico che psicologico.
In questo articolo ci concentreremo su una dipendenza che, negli ultimi anni, si è fatta sempre piĂš largo arrivando ad interessare milioni di persone in tutto il mondo. A differenza della dipendenza dalle droghe e dallâalcol, dal cibo o dal gioco dâazzardo si tratta di un fenomeno piĂš recente, in grado di provocare una dipendenza psicologica.
I suoi effetti influiscono negativamente sullâumore, provocando sbalzi, e sulla percezione temporale. Può avere diverse ripercussioni sulla salute: mal di testa, comparsa di occhiaie, insonnia e dolori alla schiena sono alcuni esempi. La dipendenza in questione è quella da Internet e, in particolare, dai social network, e può essere definita âscrolling infinitoâ, un fenomeno ormai molto comune.
CapiterĂ ad ognuno di noi di ritrovarsi a scrollare, sul proprio smartphone, tra una piattaforma e lâaltra nei momenti di noia. Che sia Instagram, Facebook, Twitter o TikTok, veniamo quotidianamente risucchiati dai social, che puntano proprio sul tenere gli utenti incollati davanti allo schermo.
Il risultato è che passiamo da un contenuto allâaltro senza tregua, in una sorta di loop supportato dal fatto che i post, sui vari social, non finiscono mai. Ci sono sempre nuovi video, nuove foto e nuovi articoli da visionare. Anche se, alla fine della giornata, non ricorderemo quasi nulla di ciò che abbiamo letto.
Molto spesso si inizia a cercare qualcosa sul web (una ricetta o una localitĂ , per esempio) per poi ritrovarsi a navigare anche per ore dimenticando il motivo per cui ci si era connessi. Le informazioni presenti su Internet sono cosĂŹ tante da catturarci totalmente. Ă qui che si presenta il rischio di sviluppare unâossessione patologica. La dipendenza da scrolling è un pericolo da non prendere sottogamba.
Lo âscrolling infinitoâ potrebbe riguardare, in particolare, persone che soffrono di depressione o che si sentono molto sole e trovano una valvola di sfogo nella navigazione ossessiva per evadere dalla realtĂ che le circonda. Tale patologia potrebbe sfociare nel âdoomscrollingâ, termine utilizzato per indicare una ricerca compulsiva online che si concentra sulle cattive notizie.
La strategia migliore per evitare di sviluppare una dipendenza da scrolling è ridurre lâutilizzo di social network, prestando attenzione a non passare un tempo eccessivo attaccati allo smartphone. Gli strumenti offerti proprio dai nostri cellulari, come i timer che permettono di controllare quanto tempo si passa online e impostare limiti, possono costituire unâottima soluzione. Evitare di connettersi appena ci si sveglia e prima di andare a dormire può essere utile.