Ecco un modo per chiedere in maniera legale una grossa cifra al proprio datore di lavoro. In questo articolo te lo spieghiamo
Molto spesso, gli stipendi e i compensi dei lavoratori sono inferiori rispetto alla media, ma questo non significa che non ci siano modi per ottenere una grossa cifra dal proprio datore di lavoro.
Nel resto dell’articolo esploreremo i metodi e le strategie che possono essere utilizzati per chiedere una cifra piuttosto elevata in uno specifico ambito del contratto lavorativo Scopriremo anche di che cosa stiamo parlando e come i lavoratori possono convincere i loro datori di lavoro a pagare loro una somma più adeguata.
Chiedere una grossa cifra al datore di lavoro
È importante ricordare che i contratti collettivi spesso prevedono una serie di diritti per i lavoratori, soprattutto per quanto riguarda gli importi che il datore di lavoro deve al proprio dipendente. Ad esempio, il Trattamento di fine rapporto (TFR) è un diritto acquisito per tutti i lavoratori dipendenti che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Nel resto dell’articolo, ci concentreremo su come i lavoratori possono chiedere una grossa cifra al proprio datore di lavoro per quanto riguarda il TFR e quali sono le strategie migliori per farlo.
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è un diritto acquisito per tutti i lavoratori dipendenti che hanno un contratto a tempo indeterminato. Normalmente, questa cifra viene corrisposta alla fine del rapporto lavorativo, ma in realtà è possibile richiedere il TFR anticipato in busta paga. In alcuni casi, questa richiesta può portare ad una somma di denaro di rilievo, fino al 70% della quota spettante se il rapporto di lavoro fosse effettivamente concluso. Tuttavia, non tutti i lavoratori subordinati hanno diritto al TFR, ad esempio i dipendenti statali come gli impiegati del settore pubblico, i tirocinanti e i collaboratori non possono accedere a questo diritto.
Il TFR anticipato prevede alcune restrizioni, la prima delle quali riguarda il tempo di lavoro presso lo stesso datore di lavoro, che deve essere di almeno 8 anni. Inoltre, le spese ammissibili sono quelle previste dall’art. 2120 del Codice civile, tra cui l’acquisto della prima casa, le cure mediche presso strutture sanitarie nazionali e le spese durante i congedi per formazione o maternità. Tuttavia, non è possibile richiedere il TFR anticipato per le spese matrimoniali, salvo accordi specifici con il datore di lavoro. Inoltre, il datore di lavoro non è obbligato a corrispondere la somma se molti dipendenti contemporaneamente ne fanno richiesta, a meno che non si rispettino i limiti espressi dalla legge, ovvero il 4% del totale dei dipendenti dell’azienda o il 10% degli aventi diritto per l’anno corrente.