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Le 6 diete più pericolose: controlla se rientra anche la tua | Tanti stanno rischiando la vita

Published by
Samanta Airoldi

Secondo la scienza ci sono 6 diete che sono molto pericolose. Scopriamo insieme quali sono in modo da metterci al riparo.

Mangiare in modo sano ed equilibrato è fondamentale per rimanere in salute il più a lungo possibile. Certo non è che l’alimentazione possa prevenire ogni malattia, ma sicuramente in moltissimi casi aiuta ad evitare patologie come colesterolo, diabete, ipertensione e obesità da cui poi possono derivare problemi ben più gravi. Gli studiosi hanno individuato 6 diete molto pericolose. Scopriamo insieme quali sono.

Scegliere la dieta giusta è fondamentale per la salute/ Radio7.it

Nell’accezione comune, con la parola “dieta” intendiamo un regime restrittivo volto a farci perdere peso. In realtà, in senso letterale e scientifico, dieta significa semplicemente stile alimentare. Non deve essere necessariamente dimagrante. Ognuno di noi, dunque, ha una dieta in quanto ognuno di noi segue uno stile alimentare.

La maggior parte delle persone mangia tutto ciò che per legge si può mangiare. Queste persone sono definite “onnivore” e sono circa l’86% della popolazione mondiale. Ci sono, invece, coloro che hanno deciso di eliminare alcuni alimenti dalla loro dieta come i vegetariani che non mangiano né carne né pesce e i vegani che, oltre a non mangiare né carne né pesce, non mangiano nemmeno uova, miele, latte e latticini.

Ma gli stili alimentari sono molti di più di questi tre appena menzionati. Alcuni vengono scelti per questioni etiche, altri per ragioni legate alla salute, altri ancora semplicemente perché in un certo periodo vanno di moda. Tuttavia alcune diete possono essere davvero pericolose sia per la nostra salute sia per la salute dell’ambiente.

Ecco le sei diete più pericolose

Ciò che scegliamo di mangiare ha un forte impatto non solo sul nostro organismo ma anche sull’ambiente. Infatti ogni alimento per essere prodotto necessita di acqua e, talvolta, energia elettrica come le verdure coltivate nelle serre. Per non parlare poi dei consumi legati al trasporto.

Gli studiosi hanno confrontato 6 diverse diete/ Radio7.it

Un recente studio ha messo a confronto l’impatto ecologico di tutte le sei principali diete seguite nel mondo per capire quale stile alimentare produce più emissioni di anidride carbonica e danneggi, dunque, maggiormente il pianeta.

Le diete analizzate sono le seguenti: chetogenica, paleodieta, onnivora, pescetariana, vegetariana, vegana. I ricercatori  hanno analizzato i dati raccolti dai CDC, i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie. Vediamo quali sono, dunque, le diete più pericolose per noi e per il pianeta.

Medaglia d’oro per essere la dieta più inquinante è la chetogenica. Questo regime alimentare  prevede un largo consumo di grassi – olio, burro, formaggi, panna, avocado, frutta secca, salumi – e un minimo consumo di carboidrati. È stato stimato che, per ogni 1000 calorie, la dieta chetogenica produce 3 kg di emissioni di CO2.

Medaglia d’argento va alla paleodieta. Chi segue questo stile alimentare mangia solo carne, uova, verdura, frutta, frutta secca e olio. Niente carboidrati né latticini. Il consumo di carne è molto elevato: solitamente viene consumata sia a pranzo sia a cena. Questo tipo di dieta, per 1000 calorie, produce 2,6 kg di CO2.

La dieta onnivora – che fondamentale è la dieta mediterranea e prevede di mangiare tutto – sta a metà classifica. Ogni mille calorie vengono emessi 2,23 kg di anidride carbonica.

Al quarto posto troviamo la dieta pescetariana: chi segue questo tipo di alimentazione non mangia carne ma continua a mangiare pesce, uova e latticini. La dieta pescetariana, ogni 1000 calorie, emette 1,6 kg di CO2.

Le diete più sostenibili per l’ambiente sono quella vegetariana e quella vegana. Un’alimentazione vegetariana, per 1000 calorie, produce poco più di 1 kg di emissioni di CO2. La dieta vegana, addirittura, produce appena 0,7 kg di CO2 ogni mille calorie.

Ovviamente bisogna considerare anche altri fattori come il tipo di carne che si mangia: la carne bovina produce molte più emissioni della carne di pollo o di maiale. Una enorme differenza sussiste tra carne proveniente da allevamenti intensivi o carne allevata da piccole aziende locali. Inoltre, questo vale per tutte le diete, è fondamentale mangiare il più possibile prodotti di stagione, biologici e a km zero. E’ stato stimato che, senza necessariamente diventare vegani, anche con una dieta flexitariana si ridurrebbero di molto le emissioni di CO2.

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Samanta Airoldi