Il neuroscienziato e psicologo clinico Andrea Bariselli sostiene che l’unico modo per vivere e restare sani a lungo possa avvenire solo attraverso scelte coraggiose. Scopriamo quali.
“Oggi il nostro sistema é in grandissima crisi”: non usa giri di parole il neuroscienziato e psicologo clinico Andrea Bariselli per descrivere la società contemporanea. Il problema tra esseri umani ed ambiente c’é, non si può più tenere sotto al tappeto ed é il momento di scelte coraggiose.
“La pandemia ci ha portato a dare più peso a cose che prima consideravamo poco, come il rapporto con la natura” – ha dichiarato Bariselli – “È come se ci fossimo risvegliati da un incantesimo”. Ed é proprio sul rapporto tra uomo e natura che si basa il suo lavoro di ricerca, che lo ha condotto a ritenere come urgente ed essenziale un riavvicinamento, se non un vero e proprio ritorno alla natura, attraverso l’impostazione pratica e concreta di nuove politiche di insediamento e di interazione con l’intero ecosistema.
L’obiettivo, dunque, é quello di “trovare un equilibrio tra esseri umani e natura” che conduca ad una maggiore consapevolezza riguardo agli effetti, nocivi o salutari, delle attività umane. Perché, applicando il metodo scientifico alla sperimentazione empirica, secondo il neuroscienziato i risultati a cui si giunge sono inequivocabili: “Tutto ci dice che dovremmo tornare ad uno stile di vita più naturale”, sottolinea, agendo concretamente per modificare le nostre abitudini ed il nostro stile di vita.
Le scelte coraggiose di cui parla il dottor Bariselli riguardano aspetti concreti della nostra quotidianità: a partire dalla transizione verso una minor sedentarietà, passando attraverso una migliore cura degli elementi, come il terreno, l’acqua e l’aria, e di conseguenza ad un’alimentazione più sana, a produzione di minori scarti nonché ad una diminuzione significativa degli inquinanti, fino all’ambiziosa – ma necessaria – riprogettazione degli spazi urbani.
Secondo Bariselli “la soluzione è semplice: dovremo continuare a fare quello che abbiamo fatto per un sacco di tempo. Non è più una questione di buon senso, ora lo dice anche la scienza”, come dimostrato dalle evidenze riguardo agli effetti estremamente benefici di una maggiore attività fisica sul metabolismo basale, ed il miglioramento della pressione sanguigna o dell’umore o della riduzione dell’incidenza di tumori in ambienti naturali non compromessi da livelli preoccupanti di inquinamento.
“Tutto ci dice che dovremmo tornare ad uno stile di vita più naturale. Ci siamo dimenticati del nostro legame con la natura, che è parte del nostro genoma”, conclude il ricercatore. Ed il processo di sensibilizzazione é senz’altro già iniziato. La sfida ora é di passare dalla teoria alla pratica.