Si dice che il caffè va addolcito perché già la vita è troppo amara. Ma certi dolcificanti, secondo una nuova ricerca, possono metterci in guai seri.
Il caffè è sicuramente, dopo l’acqua, la bevanda più amata e consumata nel nostro Paese e non solo. Deve il suo successo internazionale al sapore intenso e alla grande carica di energia che sa donare. Occhio però a come lo beviamo: se vi aggiungiamo un certo tipo di dolcificanti, può essere molto dannoso e addirittura mettere a rischio la nostra vita. Molti amano degustarlo in versione zuccherata, ma per stare attenti alla linea e alla salute in generale optano per i dolcificanti. Senza sapere che così facendo possono correre guai ben più seri!
Ad accendere i riflettori sugli effetti collaterali dei dolcificanti aggiunti al caffè (e non solo) è un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine e condotto da un’équipe di ricercatori che fanno capo al Lerner Research Institute della Cleveland Clinic. La conclusione a cui sono giunti è davvero molto preoccupante: leggere per credere.
I dolcificanti nel mirino del Lerner Research Institute
Nello specifico, i ricercatori hanno appurato che l’eritritolo, considerato e venduto come dolcificante del tutto sano e naturale in alternativa allo zucchero tradizionale, provoca in realtà degli effetti che possono essere particolarmente deleteri per il nostro organismo. In particolare, aggiungere l’eritritolo al caffè può causare disturbi di natura cardiovascolare e favorire la formazione di trombi e coaguli. Analizzando oltre mille pazienti sottoposti a una visita presso una struttura specializzata in malattie cardiovascolari, i ricercatori hanno osservato che i soggetti con livelli più alti di eritritolo nel sangue presentavano un rischio maggiore di decesso.
Va precisato che lo studio non ha preso in considerazione la provenienza del dolcificante naturale. Non tutti sanno che l’organismo stesso può produrlo, specie nel caso di individui che seguono uno stile di vita sedentario e che assumono molte calorie durante il giorno. DI conseguenza, gli effetti sopra descritti non possono essere considerati certi e inconfutabili: è necessario approfondire le analisi relative al rischio di ictus o infarto. Certo è che il risultato dello studio in esame si pone in netto contrasto con quelle che sono le virtù pubblicizzate dell’eritritolo, a partire dalla capacità di ridurre il rischio di diarrea e dolori addominali.