A quanto pare esiste un nuovo regime alimentare che permette di perdere peso rispettare l’ambiente e seguire un’alimentazione sostenibile e bilanciata. Scopriamo di che cosa si tratta.
Questa dieta sta letteralmente spopolando tra le personalità famose e non solo: ecco perché tutti ora vogliono dimagrire così.
L’approccio di cui ti parliamo oggi potrebbe sembrare un’alimentazione vegana ma a ben guardare non è così. Scopriamo la nuova alimentazione che sta convincendo sempre più persone a mettersi a dieta.
Dieta flexetariana, come funziona e perché tutti ne parlano
Negli ultimi tempi è in voga una dieta amatissima dalle star di Hollywood. Si vocifera che a seguirla siano state anche la bellissima attrice Gwyneth Paltrow, la duchessa di Sussex Meghan Markle, e perfino Paul Mc Cartney.
È una dieta vegetariana ma flessibile, cioè non è rigida come quella vegana, dove è consentito mangiare solo ed esclusivamente alimenti di origine vegetale, escludendo completamente i derivati di origine animale, ma è una dieta che si basa su una percentuale precisa, fissa del 80% che indica in modo scrupoloso la quantità di cibi vegetariani che possono e che devono essere inseriti nel piano alimentare. A questi di tanto in tanto viene affiancato anche un 20% di alimenti non vegani.
Si chiama Flextariana, è un neologismo che deriva dall’unione della parola flexible e della parola vegetarian. L’origine di questa dieta si deve a Dawn Jackson Blender, un esperto nutrizionista nato negli Stati Uniti, che nel 2008 ha messo a punto questa dieta nel suo libro The flexetarian Diet. Scopriamo come funziona.
Perché è un regime alimentare efficace per dimagrire
Questo approccio alimentare è diverso da tutti gli altri perché è orientato alla salute. La dieta flexetariana ha come conseguenza il dimagrimento ma si fonda su un principio etico: ovvero quello di non consumare troppo cibo ritenuto dannoso sia per il corpo umano, sia per l’impatto che la sua produzione ha sull’ambiente.
I macronutrienti sono suddivisi, come abbiamo detto in apertura, in 80% di cibi di origine vegetale di cui 15% legumi 20% cereali integrali 40% vegetali e 5% semi oleosi, poi per il restante 20% si va ad inserire nel menu anche qualche alimento di origine animale. Tutto questo permette di consumare prodotti che impattano di meno sull’ambiente quindi è incentrato su un principio di benessere globale, e non è solo protesa al raggiungimento di un obiettivo di natura estetica.
Dunque latte, uova latticini prodotti caseari salumi formaggi insaccati e affettati e, di tanto in tanto, carne e pesce possono essere consumati liberamente.