Un successo incredibile a Sanremo2023 per Amadeus, sempre accompagnato dalla moglie Giovanna e dal figlio Josè.
Riconoscimenti importanti nelle ultime settimane per il celebre presentatore italiano, Amadeus, che è stato l’artefice del quarto Festival di Sanremo di fila guidato come direttore artistico. A supportarlo ci sono stati sempre la moglie Giovanna e il figlio Josè, seduti immancabilmente in prima fila al Teatro Ariston.
Il figlio si chiama Alberto José Sebastiani ed è nato il 18 gennaio 2009. Attualmente gioca nell’Under 14 dell’Inter con la passione per il calcio ereditata da suo padre Amedeo, in arte Amadeus. José è il secondogenito del conduttore italiano, che ha un’altra figlia di nome Alice, nata nel 1997 dalla sua precedente relazione con la prima moglie Marisa Di Martino. Per il nome del figlio c’è un retroscena alquanto curioso ricondotto all’allenatore portoghese, Josè Mourinho, protagonista alla guida della compagine nerazzurra con il trionfo del Triplete nel 2010. In una vecchia intervista lo stesso Amadeus ha rivelato questo simpatico siparietto di quei mesi con la moglie: “Giovanna era incinta di pochi mesi e le ho detto ‘e è maschio lo chiamiamo Josè’. Lei mi ha dato del matto, ma io ho chiamato la pancia così per 9 mesi”.
Amadeus, il racconto incredibile: il video come testimonianza
Un rapporto speciale con il figlio Josè, che ha dovuto attraversare un periodo straziante nel periodo del Covid proprio come tutti i ragazzini della sua età. Al settimanale Oggi Amadeus ha raccontato quelle giornate interminabili e ricche di ansia: “Mio figlio Josè è cambiato durante lockdown. Lui è sempre stato iperattivo: se lo vedo fermo per più di cinque minuti mi preoccupo”. Poi ha aggiunto: “In quei tre mesi stava dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio seduto con il tablet davanti a seguire le lezioni. Non faceva che mangiare, era nervoso. Poi è tornato quello di sempre”.
Uno dei concorrenti di Sanremo2023, Sethu, ha rivelato un retroscena alquanto curioso ai microfoni di Radio Deejay: “Ho iniziato a suonare. In prima fila ho visto un signore che aveva un’espressione come questa qua. Poi vedo un ragazzino che era l’unico gasato dalla situazione”.
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Successivamente è entrato nel vivo del racconto: “L’ho puntato e ho detto: ‘Adesso devo andare lì. Per forza devo cantargli in faccia’. Non sapevo chi fosse, non riflettevo in quel momento. Vado, facciamo la cosa, ero contento. Josè è un bravissimo ragazzo, lo saluto”.