Chi vive in condominio deve fare attenzione a una regola ben precisa, la cui violazione può causare una sanzione. Ecco di cosa si tratta.
Stare in un condominio comporta il rispetto di un regolamento prestabilito che garantisce l’armonia tra persone diverse. A volte, però, occorrono drastici rimedi per far funzionare tutto e questo comprende delle multe. Ma quali sono i casi specifici? Ecco tutti i dettagli su questa circostanza.
Vivere in un condominio può non essere un’esperienza piacevole. A rendere le cose difficili di solito ci pensano i vicini che fanno parecchio rumore, incuranti degli altri. Liti, suoni molesti sono solo alcuni delle possibili cause di disaccordo. A volte i contrasti vengono risolti in modo pacifico, magari con una semplice riunione di condominio, in situazioni in cui le ostilità paiono insanabili si arriva persino alle vie legali.
Tra le cause che possono far sorgere dei contrasti tra i vicini ci sono gli elettrodomestici. In casa ce ne sono diversi e non sempre ci si accorge della potenza del suono emesso che potrebbe disturbare qualcuno. In questi ultimi tempi i vari rincari riguardanti il costo della vita hanno costretto tante persone a cambiare un po’ le loro abitudini. Questo riguarda anche l’uso degli elettrodomestici in orari inconsueti.
Ma si può davvero rischiare una multa per qualcosa di simile? Ecco che cosa è accaduto in questo scenario e quali provvedimenti sono stati presi.
Condominio: la sanzione si gioca sui decibel
Chi abita in un condominio deve avere ben presente una norma che è stata stabilita per assicurare la tranquillità di tutti gli inquilini in una specifica fascia oraria, cioè quella notturna. Esiste infatti una legge che stabilisce un limite per l‘inquinamento acustico. Dalle 6 alle 22: la soglia è di 6 decibel e dalle 23 alle 6: è di 3 decibel. Questo però concerne gli esercizi commerciali. E per gli appartamenti? Qui la situazione si fa un po’ più complicata.
Secondo la Corte di Cassazione una lavatrice che termina il ciclo centrifugando il carico non costituisce un rumore intollerabile per gli inquilini dello stabile e non va vietata. Possono tirare un sospiro di sollievo le persone che lavorano fuori casa tutto il giorno e che magari hanno a disposizione solo le ore notturne per questa incombenza domestica. Ora costoro possono lavare i propri panni in pace senza temere un’ammenda, mentre chi non sopporta il frastuono può armarsi di tappi per le orecchie.