La notizia ha subito attirato l’attenzione di tutti. Ognuno di noi potrà ascoltare musica con un dj personale: ecco in che modo funziona la novità.
Avere un dj personale che seleziona i nostri brani preferiti, con tanto di commenti tra un pezzo e l’altro, sembra una fantasia impossibile da realizzare. Eppure, grazie ai progressi della tecnologia, il sogno di molti si è trasformato in realtà. Nelle scorse ore, infatti, è stato annunciato l’arrivo di una novità che ha già attirato l’attenzione e la curiosità di tutti: vediamo di cosa si tratta.
In quest’ultimo periodo il tema dell’Intelligenza Artificiale ha preso sempre più piede. Il termine si riferisce all’utilizzo di dispositivi in grado di riprodurre capacità tipiche dell’essere umano, tra cui l’apprendimento e la creatività. L’argomento ha sollevato un ampio dibattito, tra pro e contro. Se da un lato diversi esperti e autori hanno dimostrato una certa diffidenza nei confronti della disciplina, dall’altro lato l’AI appare ormai il futuro.
La pensano così anche gli sviluppatori di Spotify, che hanno pensato di sfruttare l’AI per sviluppare una nuova ed interessantissima funzione: un dj personale che ogni utente può portare con sé in tasca. Un dj virtuale in grado di conoscere gli users e capire i loro gusti musicali in modo impeccabile, così da poter scegliere quali brani suonare. La feature consente di accedere ad una playlist che gli utenti potranno perfezionare in base alle proprie preferenze.
AI Dj, come funziona la nuova funzione di Spotify
Basta selezionare il tasto “Dj” ed inviare un feedback all’AI: in questo modo la playlist (che può continuare a riprodursi all’infinito) subirà le modifiche opportune e aggiungerà i brani preferiti degli utenti, oltre a suggerire nuova musica. La selezione delle canzoni non è l’unica novità: la funzione comprende anche i commenti alla musica. Per poter realizzare un’opzione simile Spotify si è affidato a Sonantic AI, startup acquistata dal colosso l’anno scorso, e alla sua tecnologia vocale.
La piattaforma, inoltre, si è rivolta a diversi esperti di musica e cultura, sceneggiatori e curatori di dati, come affermato dagli sviluppatori, per la creazione dei commenti. Anche l’organizzazione Open AI è stata interpellata. La responsabile del design del prodotto per la personalizzazione di Spotify Emily Galloway ha spiegato che i commenti sui vari artisti sono simili, mentre l’ordine in cui gli utenti li ascoltano varia in base alle abitudini di questi ultimi.
La funzione, quindi, fa ricorso ad una serie di commenti standard, destinati a cambiare in base alle canzoni riprodotte e ai gusti degli users. La voce nelle orecchie degli ascoltatori è quella di Xavier “X” Jernigan e prossimamente verranno aggiunte le voci di altri host. Per il momento la novità è stata lanciata in versione beta ed è disponibile solamente per gli utenti Spotify in Canada e negli Stati Uniti. In Italia (e nel resto del mondo) bisognerà portare ancora pazienza.