Dopo la sua quarta conduzione del Festival di Sanremo il conduttore è bersagliato dalla critica. Ma se lo merita davvero?
Non sappiamo se Amadeus ogni mattina si dedichi alla tradizionale rassegna stampa, per molti personaggi del mondo dello spettacolo e non soltanto, quasi una tappa obbligata. Chissà se in questi giorni starà dando un’occhiata a qualche commento che riguarda l’ultimo Festival di Sanremo da lui condotto. E chissà se avrà letto le parole di un importante “collega”. Chi?
Forse un po’ se lo aspettava. Quando diceva che il Festival di Sanremo numero quattro sarebbe stato il più difficile per lui. Non tanto perché non aveva il fraterno nume tutelare di nome Fiorello al suo fianco né, tantomeno, perché il Covid e la pandemia erano soltanto un triste ricordo per cui non avrebbe più avuto scuse. Sarebbe stato invece il più difficile soprattutto perché, dopo tre Festival di Sanremo guidati alla grande, con ascolti sempre crescenti, poteva esprimere completamente la sua creatività sotto forma di scelte musicali e ospiti.
Sono state proprio le sue scelte, la “linea artistica” impressa al festival numero 73 che non sono piaciute ad alcuni. E se gli interventi, e le critiche, da parte della politica sono una triste tradizione quasi come le canzoni, proprio quest’ultime hanno scatenato un’accesa discussione. Vi sono coloro che hanno più volte sottolineato come le canzoni presentate in questi ultimi Festival marcati Amadeus siano stati quasi sempre brani di assoluta qualità. Ma, come avviene in tutte le famiglie, vi è sempre colui che alza il ditino per dissentire.
Effettivamente qualche illustre ditino alzato c’è stato in questi giorni. Commenti non propriamente amichevoli che convergono su un punto ben preciso: le canzoni. Ed un illustre collega di Amadeus si è espresso a tal proposito.
Tra le voci che si sono levate a commentare l’ultima edizione del Festival di Sanremo, vi è stata anche quella di colui che per due anni ha condotto la kermesse canora sanremese e lo ha fatto esattamente nei due anni precedenti il quadriennio di Amadeus: Claudio Baglioni. Il cantautore è intervenuto al Tg1 dove ha presentato i suoi concerti nei teatri lirici italiani.
All’inevitabile domanda sul Festival di Sanremo ha risposto che non aveva avuto modo di seguirlo appunto perché impegnato nella sua tournée. Comunque un suo giudizio più generale lo ha dato. Secondo il cantautore romano in queste ultime stagioni, quelle di Amadeus per intenderci, anche se il conduttore di Ravenna non è stato mai nominato, “le canzoni diventano contorno del contorno“, perdendo quindi la loro centralità.
Parole, quelle di Claudio Baglioni, che hanno scatenato il popolo del web che ha contrattaccato dicendo che non ricorda nessuna delle canzoni che hanno gareggiato nei due anni baglioniani. Polemiche infinite, come sempre senza vincitori né vinti, perché Sanremo è Sanremo. L’unico che vince sempre.