Nessun tumore è bello. Tuttavia alcuni sono più temuti di altri. Una nuova soluzione terapeutica lascia ben sperare.
La salute è la cosa più preziosa che abbiamo. Difatti, nel momento in cui si contrae una malattia, tutto il resto passa in secondo piano. Fra le patologie più brutte e soprattutto più diffuse ci sono quelle tumorali. Negli ultimi decenni il numero delle persone affette da tumore è aumentato in modo esponenziale. Fumo, stress, vita sedentaria sono solo alcuni dei fattori di rischio. Difatti sono cambiate le abitudini alimentari delle persone, oltre che lo stile di vita.
Combattere contro un tumore non è certo facile. Tuttavia la ricerca sta andando avanti, sperimentando nuove terapie. Sembrerebbe arrivare uno spiraglio di speranza anche per uno dei tumori più temuti. Una nuova terapia potrebbe, difatti, migliorarne la prognosi.
Il punto debole del tumore
I tumori sono tra le principali cause di morte nel mondo. Obiettivo della ricerca è quello di sperimentare nuove terapie per bloccare l’avanzare della malattia.
Certo sarebbe anche opportuno intervenire anzitempo, sensibilizzando la popolazione attraverso la prevenzione. Attività fisica, stile di vita sano, corretta alimentazione, difatti, potrebbero essere solo alcuni dei punti fondamentali di un programma di prevenzione. Tuttavia, tornando alla ricerca, è stato scoperto il punto debole del tumore al colon-retto, seconda causa di morte. Trasformandolo in forme più vulnerabili, sarà possibile trattarlo attraverso l’immunoterapia.
L’immunoterapia
Dunque l’immunoterapia risulta essere un approccio terapeutico di grande successo. Una valida alternativa alla chemioterapia, che invece è molto più invalidante. Tuttavia con i tumori al colon-retto non ha sortito gli effetti sperati. Questa tipologia di tumori, refrattaria all’immunoterapia, viene definita “fredda”.
Lo studio sui topi
Ecco perché i tumori del colon retto,sono indicati come freddi, proprio perchè non rispondono all’immunoterapia. Tuttavia un gruppo di ricercatori è riuscito a scoprire il modo per convertire i tumori da freddi a caldi, rendendoli appunto più curabili. Il gruppo di ricerca guidato dal professor Vito Amodio dell’Università di Torino ha appreso che alcuni tumori più resistenti nascondono delle parti più vulnerabili. Somministrando nei topi la 6-Tioguanina, un farmaco già utilizzato nel trattamento delle leucemie, sono riusciti ad espandere le zone calde di questo tumore. Tuttavia, dopo aver eseguito lo studio sui topi, ottenendo ottimi risultati, bisognerà verificare se è possibile applicarlo anche agli esseri umani.