Buone notizie per i pensionati italiani che si potrebbero ritrovare belle sorprese alla fine del mese. Ma i benefici non saranno per tutti: ecco come scoprire se rientri nei parametri.
Il momento storico non è purtroppo dei migliori e sono molte le famiglie italiane che si trovano in seria difficoltà economica e non riescono a vivere la vita di prima. Tra le categorie più colpite sicuramente i pensionati, che spesso devono fare i conti con importi davvero troppo bassi per sostenere tutte le spese necessarie per la casa, le utenze e la vita di tutti i giorni. Il governo ha per fortuna messo in atto alcune manovre di aiuto agli italiani in difficoltà, tra bonus e assegni. Anche per chi prende una pensione potrebbero esserci buone notizie in vista.
Novità sul fronte del rinnovo pensioni per il 2023, così come riportato dall’INPS, che potrebbero far tirare un sospiro di sollievo a molti italiani che prenderanno la pensione. Le buone notizie non mancano, ma i benefici non riguardano tutti e solo alcune categorie di cittadini rientrano nei casi che possono trovare un aumento per le pensioni di quest’anno. Ecco tutte le informazioni che dovreste avere.
Pensioni 2023: per chi ci sarà un aumento e per chi no
Una recentissima circolare dell’INPS, risalente al 10 febbraio, parla di un aumento delle pensioni previsto per il 2023, solo per alcune categorie naturalmente. L’INPS ha spiegato le disposizioni riguardo la Legge di Bilancio con una tabella, contenuta nel documento ufficiale, che vede gli indici di perequazione da attribuire insieme agli importi complessivi e garantiti. La circolare, la numero 20, contiene le istruzioni da seguire per calcolare le pensioni di importo superiore a 4 volte il trattamento minimo, aggiornate ad oggi, in seguito all’approvazione della Legge di Bilancio per il nuovo anno. Questo serve anche ad evitare che vengano corrisposte somme indebite.
Per calcolare l’importo complessivo è importante considerare le prestazioni erogate da enti diversi rispetto all’INPS, questo esclude le prestazione assicurative, quelle di carattere assistenziali e per le vittime di terrorismo e stragi, accompagnamento a pensione e pensioni di vecchiaia.
La tabella sul documento dell’INPS riporta un aumento del 7,4% per le fasce fino a 4 volte il trattamento minimo, del 6,2% per le fasce fino a 5 volte il trattamento minimo, del 3,8% per le fasce fino a 6 volte, per 3,4% per le fasce fino a 8 volte, fino a 2,3% per oltre 10 volte il trattamento minimo. In somme di denaro questo si traduce da un minimo di duemila euro ad un massimo di circa cinquemila.
Per tutte le informazioni aggiornate sui bonus, sulle manovre economiche e tutte le modifiche a tassazioni e Legge di Bilancio, il portale ufficiale dell’INPS è sempre in continua modifica per tenere al corrente i cittadini di tutto quello che accade dietro le quinte della nostra economia. Spesso può essere difficile comprenderne la burocrazia e le procedure, ma è importante non lasciarsi sfuggire informazioni potenzialmente fondamentali per ottenere agevolazioni, assegni ed essere al corrente di ciò che accade alle finanze del Paese.