Se avete un’indole creativa e una mente sempre in movimento siete più a rischio di sviluppare un disturbo psicologico o emotivo? La scienza risponde e fuga ogni dubbio.
Il mito dell’artista maledetto e perennemente problematico esiste da centinaia di anni. La romantica immagine del poeta, del pittore, del creativo che non riesce a trovare il suo posto nel mondo e dunque la felicità la abbiamo tutti molto chiara in testa. Allora è lecito chiedersi quanto ci sia di effettivamente vero dietro questa apparente credenza, se ci sia un reale fondamento nella psicologia che possa in qualche modo correlare i disturbi mentali con la creatività.
Un nuovo studio ha di recente rivelato qualcosa di davvero incredibile su un argomento di cui si è sempre parlato parecchio. Se siete persone con una mente creativa, instancabile e sempre un passo avanti verso il prossimo progetto, potreste voler sapere qualcosa in più sull’argomento e ci pensa la scienza a fugare ogni dubbio.
Se sei creativo, potresti sviluppare la depressione?
Un nuovo studio, pubblicato intorno al 2015 ha rilevato l’esistenza di alcune parti del nostro cervello che controllano i pensieri spontanei e quindi anche i sogni ad occhi aperti e quanto lasciamo che la nostra mente se ne vada per i fatti suoi. Questa è un’abitudine che appartiene di più alle persone creative o con forti interessi artistici, piuttosto che ad una mente più razionale e coi piedi per terra. Le persone sono ovviamente tutte diverse tra loro, così come è diverso il modo in cui appaiono i loro pensieri spontanei.
Lo studio ha anche confermato come le stesse aree del cervello sono importanti per controllare i pensieri negativi, che possono apparire spontaneamente tanto quanto quelli positivi e creativi. Ecco che una mente che viaggia con facilità, si può trasformare più di frequente in una mente che non trova pace. Ma sono decenni che viene studiato il collegamento tra creatività e disturbi psicologici. In particolare dagli anni ’80, quando si sono fatti i primi studi e i primi esperimenti a riguardo. Ad oggi, però, quelle ricerche sono ampiamente criticate per aver preso in considerazione una porzione troppo piccola di persone per poter affermare qualsiasi cosa.
Altri studi hanno collegato la creatività a disturbi come quello bipolare, alla schizofrenia e alla depressione. Non esiste una risposta certa e concreta sull’argomento, ma quello che è quasi certo è che chi tende a riflettere e pensare più di altri, è più incline a non riuscire a trovare la serenità o quantomeno la tranquillità che altri potrebbero raggiungere più facilmente.
Se da un lato può essere viso come qualcosa di negativo, dall’altro lato non fermarsi di fronte alle apparenze e voler andare a fondo in tutte le cose, è nobile. Le persone creative, riflessive ed intelligenti tendono a chiedersi più spesso il perché di tutto e a volte le risposte possono essere dolorose e generare sofferenza e tristezza. Il passo in più, in questo caso, sta nel trovare il buono in tutte le cose e crearsi la propria felicità.