Si chiama xerosi la variante patologica della pelle arida che indica il progressivo inaridimento della cute e che rende i talloni secchi. In genere è provocata da una serie di fattori esterni: potrebbe essere lo sfregamento continuo dei piedi nelle calzature, stare in piedi a lungo, magari per lavoro, oppure anche l’abitudine a bagni o docce troppo caldi e prolungati, per non parlare anche dell’utilizzo di detergenti troppo aggressivi e il loro risciacquo non accurato. Se trascurato, il problema è destinato a degenerare portando screpolature a rischio di infezione ma nella maggior parte dei casi il problema può essere trattato a casa.
Talloni secchi, le cause e come arginare il problema
Il problema si crea perché non c’è una giusta idratazione interna della zona che sollecitata da continui sfregamenti e dal peso del corpo, può rovinarsi, spesso succede a coloro che lavorano stando tante ore in piedi.
Nella maggior parte dei casi il problema dei talloni secchi può essere trattato a casa seguendo alcuni semplici accorgimenti, che iniziano sempre dall’igiene quotidiana e ben fatta. Nessuno ci fa caso, ma gli esperti invece sostengono di dover stare sempre attenti a fine doccia di sciacquare tutto il bagnoschiuma restante sui piedi proprio come si fa sul resto del corpo in modo da tale da evitare che i tensioattivi lavanti contenuti nel prodotto possano rovinare la nostra pelle nel tempo.
Un’altra buona pratica sarebbe quella di fare un pediluvio, anche breve, a fine giornata, in modo da ammorbidire la pelle con il bicarbonato e l’acqua calda. Sconsigliabile invece lo scrub che a lungo andare, se fatto con i metodi fai da te, potrebbe acuire il problema. Una crema da usare mattina e sera a base di urea oppure burro di karité con acido salicilico potrebbe essere una soluzione, senza ricorrere ad interventi più invasivi ma l’importante è avere costanza.
Queste sostanze agiscono nel tempo in modo da ricostruire il film idrolipidico di protezione del piede. È bene ricordare, però, che questi prodotti non sono da usare per sempre, anzi, si tratta di trattamenti da fare a cicli, per poi lasciare la pelle libera di respirare. Una volta provate queste soluzioni, nel caso non si riscontrassero miglioramenti, è bene rivolgersi ad un medico che opterà per cure più invasive per risolvere a monte il problema.