Dormire in giro per il mondo: sta diventando il nuovo trend del turismo, cos’è e come farlo

Una nuova moda sta prendendo sempre più piede tra i viaggiatori di tutto il mondo. Si tratta di una vacanza accessibile a tutti perché, insomma, chi non ama dormire?

Una buona notte di riposo è essenziale per avere, al mattino, la carica giusta per affrontare la giornata. Spesso però succede che, durante un viaggio, si tenda a dormire poco per diverse e svariate ragioni.

Sleep tourism
Cos’è lo sleep tourism – radio7.it

Partendo dal presupposto che esistono diverse tipologie di viaggiatori, a volte si intraprendono dei viaggi davvero stancanti, delle vere e proprie maratone in giro tra musei, centri storici, monumenti. Anche chi prendere un viaggio più alla leggera alla fine tenderà a sentire una certa quantità di fatica.

Insomma, quello che magari doveva essere un viaggio rilassante, per ‘staccare la spina’ dalla vita di tutti i giorni, diventa un piccolo stress di per sé. Per questo arriva in aiuto il nuovissimo trend di viaggio, lo sleep tourism (in italiano turismo del sonno).

Sleep tourism, di cosa si tratta?

Lo sleep tourism è un’alternativa al classico viaggio, nel quale spesso ci si stanca talmente tanto da aver bisogno di un periodo di recupero una volta tornati a casa. Ciò succede nella maggior parte dei casi, anche nel più rilassante viaggio in riva al mare con pensione completa.

L’idea dello sleep tourism si sta diffondendo sempre di più in hotel e resort, e alla base esiste proprio il bisogno dei viaggiatori di staccare sul serio la spina e godersi un periodo di sonno e riposo prima di tornare alla vita quotidiana.

L’importanza della qualità del sonno

Il piano vacanza è mirato ad aiutare i viaggiatori a dormire, in particolare coloro che soffrono di disturbi del sonno. Nella società odierna l’insonnia è all’ordine del giorno, un problema che affligge molti e ne abbassa la qualità della vita.

La mancanza di sonno può avere conseguenze deleterie sul corpo e sulla mente, portando ad elevati livelli di stress, sbalzi d’umore e anche depressione. Anche in vacanza si tende a dormire poco, pur di riuscire ad incastrare, in pochi giorni, tutte le attività che desideriamo svolgere.

Dove fare sleep tourism

Ecco dunque che nasce lo sleep tourism. Alcune strutture in giro per il mondo stanno già offrendo questo particolare servizio. Un esempio è il Park Hyatt di New York, dov’è stata creata un’apposita area di 280 metri quadrati con diversi servizi tutti atti a migliorare la qualità del sonno dei clienti.

Sleep tourism
Turismo del sonno: dove andare – radio7.it

O ancora la catena di Hotel Sim Senses offre dei pacchetti per favorire una buona qualità del sonno, che possono durare dai 3 ai 7 giorni. Invece il Brown’s Hotel di Londra offre un percorso di due giorni per dormire meglio.

Il trend è ancora in sviluppo e non si tratta di un servizio facilmente reperibile in tutti gli hotel e resort, ma data la buona riuscita dell’esperimento è chiaro che presto si diffonderà davvero a macchia d’olio.

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