Rientra nella ristretta cerchia di giocatori che hanno giocato sia nell’Inter, che nel Milan. Cosa fa oggi? Non lo immaginereste.
Centrocampista forte, muscolare, capace di recuperare tanti palloni in mezzo al campo. Ma anche in grado, soprattutto in alcune annate, di garantire un buon gruzzolo di gol, grazie a un tiro dalla distanza molto potente. Che fine ha fatto? Ma, soprattutto, di chi stiamo parlando?
Mancino, inizia la sua carriera come terzino sinistro, avanzando negli anni il proprio raggio d’azione e diventando un mediano di quelli grintosi e capaci di sovvertire gli equilibri fisici in quel reparto. Di nazionalità ghanese, a portarlo in Italia è, come spesso è accaduto e accade, l’Udinese, da sempre società fucina di giovani talenti, soprattutto stranieri. Con i friulani giocherà 125 partite, realizzando 8 reti.
Ma, ovviamente, lo ricordiamo con maglie di squadre anche più importanti. Il centrocampista di cui vi parliamo oggi, infatti, appartiene a quella ristretta cerchia di giocatori che hanno vestito sia la maglia dell’Inter, che quella del Milan.
Con i nerazzurri, in due tranche, disputa 68 partite, realizzando 7 reti. Con i cugini milanisti sono 70 le presenze, con ben 12 reti. Ma potevano essere 13… Al suo nome, infatti, è legato uno degli episodi più controversi degli ultimi anni del campionato di serie A.
Stiamo parlando, evidentemente, di Sulley Muntari, ormai ex centrocampista di nazionalità ghanese che, con la sua nazionale, ha disputato 84 partite, realizzando 20 gol. Come detto, al suo nome è legato un episodio che ha creato non poche polemiche. Nel febbraio 2012, oltre undici anni fa ormai, nella partita contro la Juventus finita 1-1, realizza un gol fantasma non convalidato dall’arbitro, nonostante il pallone avesse superato interamente la linea di porta. Non erano ancora i tempi del VAR e della goal line technology. L’episodio, con le due squadre in lotta per il campionato, avrà un lungo strascico polemico.
Ma cosa fa oggi Sulley Muntari? In realtà si è appena ritirato. L’anno scorso, infatti, all’età di 38 anni, dopo due anni di inattività, torna a giocare in patria, con gli Hearts of Oak. È comunque il suo canto del cigno.
Ora, proprio in Ghana, fa il meccanico. Avete capito benissimo. Da sempre Muntari ha una grande passione per le auto e gli piace montare e smontare pezzi delle autovetture. Ovviamente ha un particolare predilezione per le auto di lusso, dato che nel 2016 ha fondato a Como la “4fkmotorsport”, officina dedicata proprio alle supercar. Quello spazio di occupa di modificare la carrozzeria delle vetture e gli impianti musicali. Nel settore è chiamato “tuning”. Lo avreste mai detto?