Avere lo smartphone con un buon livello di batteria è fondamentale per molti, a maggior ragione per chi ha la necessità di essere reperibile per motivi di lavoro. C’è però un’abitudine che molti hanno e che rischia di creare conseguenze da non sottovalutare.
Gli smartphone hanno salvato la vita a molti, soprattutto per le diverse funzioni che racchiudono. Non si tratta infatti di strumenti che vengono utilizzati solo per fare e ricevere telefonate, ma che permettono anche di tenere sotto controllo la posta elettronica, oltre che per essere informati su quanto accade intorno a noi e, se possibile, di divertirsi nel tempo libero con app e giochi.
Nel pieno della pandemia grazie ad app come Google Meet e Zoom si sono rivelati inoltre fondamentali perché hanno permesso di ridurre le distanze come se ci si trovasse nello stesso luogo grazie alle call conference. Usarli a lungo, però, comporta inevitabilmente che la batteria possa scaricarsi in fretta. Non a caso, molti difficilmente riescono ad arrivare a fine giornata con un discreto livello.
Lo smartphone e il problema della batteria
È proprio la durata della batteria uno degli aspetti meno apprezzati da parte di molti utilizzatori di smartphone. Basta infatti fare più di qualche chiamata nel corso della giornata per far sì che questa si scarichi quasi senza accorgersene. Ed è per questo che chi usa il dispositivo per lavoro non può fare a meno di portare il caricabatterie con sé per usarlo quando necessario.
Il problema inevitabilmente non può che aumentare se il telefono ha almeno un anno di vita, visto che un uso così smodato contribuisce a diminuirne la durata. Sostituire l’apparecchio con uno più nuovo non è però una cosa che è fattibile per molti a causa dell’elevato numero che hanno questo genere di cellulare, al punto tale che in tanti arrivano a sottoscrivere un piano di pagamento rateale con la propria compagnia telefonica.
Alla fine, però, una volta terminato di pagare si ha tra le mani qualcosa che è già “vecchio” e ci si chiede se il gioco valga davvero la candela.
Attenzione a questo errore che fanno molti
Il timore di avere tra le mani uno smartphone scarico a metà giornata è particolarmente diffuso. Proprio per questo alcuni utenti cercano di risolvere mettendo il dispositivo in carica nel corso della notte per averlo almeno al massimo livello di batteria a inizio giornata.
Un comportamento come questo è però sbagliato e può provocare conseguenze che non dovremmo mai sottovalutare. Una volta tolto il cavo dalla presa, il dispositivo sarà arrivato al 100%, ma è in realtà sovraccarico e avrà raggiunto un livello maggiore. Si arriva così a deteriorare la batteria, situazione che porta a un invecchiamento più veloce, cosa che invece non accade se lo si mette in carica e si toglie la presa una volta terminata la procedura.
Se si vuole inoltre aumentare il ciclo di batteria sarebbe inoltre fondamentale mettere in pratica un altro modo di agire. In genere, infatti, è consigliabile tenerla tra il 30 e lì80%. In questo modo non sarà mai nè al massimo nè al minimo e il cellulare potrà avere una vita più lunga.
È inoltre fondamentale non mettere mai in carica l’apparecchio su un ripiano caldo; nell’arco di pochi minuti potrebbe esserci un surriscaldamento della batteria e quindi anche di tutto il device. A quel punto sostituirlo diventerà inevitabile.