La figura di Elon Musk ha rappresentato la vera rovina per la storica piattaforma di Twitter, se si continua con questo ritmo, il social network chiuderà entro la fine dell’anno corrente. Vediamo insieme i dettagli.
Tra le piattaforme social più apprezzate dagli utenti web, Twitter vantava sicuramente il podio in classifica. Nell’ultimo decennio, l’applicazione si è diffusa a macchia d’olio sui dispositivi di tutti i cittadini a livello globale, in quanto strumento infallibile di condivisione dei pensieri ed aforismi divertenti. Poi, è arrivato l’uragano Elon Musk.
In fase di acquisto dell’azienda, diversi utenti hanno cominciato a presagire il peggio, fatto che si è poi concretizzato con il licenziamento di massa ai danni degli storici dipendenti della piattaforma. La poca sensibilità nei confronti di semplici lavoratori, ha costato ad Elon Musk un ridimensionamento drastico rispetto al suo indice di gradimento. Dopodiché, l’imprenditore multimiliardario ha toccato il fondo con il ritorno consentito di Donald Trump e Kanye West sulla piattaforma, entrambi bannati in seguito ai reciproci comportamenti discutibili. Ora, persino gli sponsor pubblicitari hanno deciso di fare un passo indietro.
Gli sponsor abbandonano Twitter, l’azienda non sopravvive ad Elon Musk
Le piattaforme social sopravvivono grazie ad accordi presi a favore di diversi spot pubblicitari, i quali rappresentano effettivamente l’entrata principale delle suddette aziende. Nel momento in cui Elon Musk ha preso possesso di Twitter, diversi sponsor hanno deciso di fare un passo indietro, in quanto non in linea con i valori e gli atteggiamenti portati avanti dal nuovo proprietario.
Secondo la classifica pubblicata recentemente da Standard Media Index, l’applicazione ha registrato un notevole calo di pubblicità venduta a favore di Twitter, in percentuale parliamo di -71% – dato sconcertante che potrebbe provocare la chiusura della piattaforma. Per non parlare poi della cancellazione di moltissimi profili e del ridimensionamento progressivo degli utenti registrati al social network di proprietà di Elon Musk.
Gli utenti protestano, Twitter sta naufragando
Tra i principali argomenti di dibattito, troviamo anche la brillante decisione di Elon Musk di consentire, a chiunque paghi 7,99 dollari al mese, l’assegnazione della spunta blu (profilo verificato) – opzione che ha contribuito alla diffusione di profili fake e truffatori online. In origine infatti, la spunta veniva assegnata esclusivamente a determinati profili, sulla base di un’attenta analisi dei dati riportati ed ovviamente considerando anche il numero di followers associati all’utente in questione. La nuova politica invece corrisponde fondamentalmente ad un liberi tutti.
Recentemente, Elon Musk ha prodotto un sondaggio tramite il suo profilo, dove chiedeva agli utenti se fosse il caso di ritirarsi dall’amministrazione dell’azienda. La maggior parte delle persone ha sostenuto che l’imprenditore dovrebbe lasciare Twitter per sempre, in modo da evitare la chiusura definitiva della piattaforma.
L’applicazione potrebbe scomparire entro la fine dell’anno corrente, soprattutto in relazione all’abbandono degli sponsor pubblicitari. In seguito al loro allontanamento infatti, Twitter ha registrato il 35% in meno del fatturato e tale condizione – a questo ritmo – può solo peggiorare.