I riflettori si sono nuovamente accesi sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, da quando il Vaticano ha deciso di riaprire il caso. Ciò consente ad un’altra famiglia di tornare a sperare, perché a volatilizzarsi nel nulla, nei primi anni Ottanta a Roma, ci fu anche un’altra ragazza, Mirella Gregori.
Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, quest’ultima cittadina vaticana, non si conoscevano, ma appartengono alla stessa triste storia, quella delle persone scomparse. E se dopo 40 anni, il caso dell’Orlandi – quello che ha fatto più scalpore, quello che ha più interessato la stampa (anche quella americana) e quello diventato persino un documentario di Netflix – ritorna ad essere sotto inchiesta, lo stesso non si può dire per il caso di Mirella.
Un dolore comune
La storia di Emanuela Orlandi è ricca di zone d’ombra e di retroscena raccapriccianti che coinvolgerebbero figure appartenenti al Clero, ai Servizi segreti, al terrorismo internazionale, seppur mai confermati per mancanza di prove. Si è parlato di pedofilia, di festini e anche del commercio sessuale: tutte piste che si sono poi rivelate clamorosi buchi nell’acqua.
Quello che è certo è che Emanuela non c’è più e che la sua famiglia non ha mai smesso di lottare, affinché la verità venga prima o poi alla luce. Adesso a distanza di tempo il caso viene riaperto, ma c’è una nuova voce che vuole farsi sentire: Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, che alle colonne di Nuovo Tv, affida il suo appello e il dolore che si porta dentro da 40 anni.
Oltre alla scomparsa di Emanuela Orlandi, c’è quella di Mirella
Mirella Gregori è scomparsa da Roma in un pomeriggio di primavera del 1983. La quindicenne non ha lasciato più sue tracce e la sua scomparsa è avvenuta poche settimane prima di quella di un’altra adolescente come lei, Emanuela Orlandi.
È terrificante sapere che di queste due ragazze, la cui vita è stata brutalmente interrotta, se non altro quella che conducevano da sempre, non si hanno più notizie. Maria Antonietta spera in una svolta anche sulla storia di sua sorella, che rispetto a quella di Emanuela ha avuto meno attenzione mediatica.
La signora Gregori è felice per la famiglia Orlandi, che può di nuovo sperare di ottenere la verità su quanto accaduto alla loro cara, e spera che ciò succeda anche per la sua famiglia che da tempo aspetta il ritorno di Mirella. Durante l’intervista rilasciata a Nuovo Tv fa sapere che sarebbe felice se venisse contattata dalla magistratura vaticana.
La storia di Mirella Gregori
Quel giorno Mirella era tornata come sempre a casa da scuola, quando alle 15:00 suonò il citofono. In casa con lei c’era sua madre e la ragazza le disse che scendeva un attimo e che sarebbe ritornata in una decina di minuti.
Ma da quel momento in poi nessuno l’ha più vista. Sua sorella racconta che il ragazzo al citofono si presentò con un nome che Mirella conosceva (un suo amico), ma disse anche che non era poi tanto sicura che si trattasse proprio di lui.
La paura da parte della madre e dei familiari crebbe ora dopo ora e la polizia all’inizio non si attivò, perché giudicò la scomparsa come una bravata di una ragazzina. Anche per Mirella, più tardi, fu imboccata la pista, che l’accomuna al caso dell’Orlandi, di Ali Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II. Ma come avvenne con la cittadina vaticana, non portò a nulla.
“Io non ho mai smesso di pensare a lei, neanche per un attimo. Mi manca tantissimo, la sto ancora aspettando” fa sapere Maria Antonietta che oltre ad una sorella, per questo grande dolore, dichiara di aver perso anche gli anni più belli della sua giovinezza.