Sapevi che puoi risparmiare molti soldi sulla casa? Questo perché lo Stato ti deve migliaia di euro di rimborso sull’Imu: basta fare domanda
Nel 2023 si darà il via ad una vera e propria corsa ai rimborsi per quanto riguarda l’Imu grazie alla sentenza n.209 emanata nello scorso ottobre da parte della Corte Costituzionale. Secondo la sentenza, infatti, la casa di due coniugi con residenza in abitazioni differenza, era soggetta ingiustamente al pagamento dell’Imu.
Una sentenza importantissima che ha ribaltato la norma emanata dal governo Monti nel 2011. Si tratta di una notizia davvero molto positiva per coloro che l’aspettavano da tempo e ora lo Stato deve migliaia di euro di rimborso sull’Imu. Ecco perché, infatti, si cercherà di rincorrere il rimborso a tutti i costi durante quest’anno. Ecco come fare e a chi accedere.
Sono moltissimi i proprietari di casa che ora potranno finalmente richiedere i rimborsi da parte dello Stato relativi al pagamento, considerato illegittimo, dell’imposta municipale data ai comuni. Saranno numerosi i cittadini che potranno infatti avere un rimborso di migliaia di euro per l’Imu versato fino al 2017. La sentenza è stata emanata con l’obiettivo di sradicare eventuali discriminazioni tra le coppie sposate e quelle non sposate. La doppia esenzione ai coniugi, infatti, è stata finora negata, così come il loro diritto di non pagare l’Imu.
Una decisione forte presa dalla Corte Costituzionale, la quale ha dichiarato illegittimo il pagamento dell’imposta da parte di moltissimi cittadini che avevano deciso di fare appello. In questo modo, quindi, si cercherà di prevenire quelle che sono le discriminazioni per le coppie non sposate, espresse dalla legge emanata nel 2011 dall’allora governo guidato da Mario Monti. Anche le coppie in assenza di un legame formale, e quindi non per forza un nucleo familiare, potranno non pagare l’Imu. Un costo in meno importante in questo periodo di grande crisi economica e finanziaria.
La scelta è una vera e propria manna dal cielo per tutti quei cittadini che, dal 2017, erano costretti a pagare l’Imu anche se considerate coppie con residenza in abitazioni differenti. Tuttavia, è necessario fare attenzione e non cadere nella facile trappola dell’entusiasmo, che potrebbe portare ad illusioni e facili errori che potrebbero addirittura peggiorare le cose. Ecco quali sono le accortezze e le differenze rispetto ad un vero liberi tutti.
Non tutti potranno godere di questa particolare esenzione, oltre al fatto che non si parla certamente di un meccanismo che avverrà in automatico. Dunque, si potrà valutare la possibilità di poter godere della doppia esenzione sull’Imu solo caso per caso, e non generalizzando troppo.
È infatti assolutamente necessario provare la doppia residenza effettiva. Ma come fare? Il modo migliore è quello di presentare le bollette di gas e luce, le quali attestano la presenza quotidiana della coppia andando a vedere quelli che sono i consumi congrui nell’abitazione presa in considerazione.