Conguagli luce e gas, sta per succedere: prepariamoci all’arrivo della bolletta, ecco tutti i dettagli da sapere.
Da mesi ormai tutti i cittadini stanno fronteggiando la grave crisi energetica, con i prezzi del gas e dell’elettricità che sono schizzati alle stelle; le bollette sono state sempre più care e, i costi, hanno pesato molto su tante famiglie specie ora che sono arrivate le basse temperature.
Arrivati alla fine dell’anno, sta poi arrivando il momento dei conguagli sia per la luce che per il gas; la bolletta, in alcuni casi, può anche essere piuttosto alta e quindi va controllata nel caso siano presenti errori. Ecco tutto ciò che c’è da sapere in merito al conguaglio.
In cosa consiste il conguaglio
Quando arriva, solitamente il conguaglio mette sempre molta apprensione perché viene associato a costi da coprire che, in alcuni casi, possono essere molto alti; prima di tutto però, è bene controllare il contratto stipulato per luce e gas e verificare in base a questo i costi che ci sono arrivati. Alcuni potrebbero essere infatti legittimati nel caso di un contratto a prezzo indicizzato oppure, nel caso del gas, alcuni costi potrebbero essere legati agli aumenti che ci sono stati in questi mesi. Molte volte si riceve una bolletta di conguaglio a seguito del mancato invio dell’autolettura, fondamentale per pagare ciò che effettivamente si è consumato.
Come verificare eventuali errori
Come in ogni altra bolletta, potrebbero comunque esserci degli errori e dunque bisogna controllare bene per scoprirli e, in caso, fare reclamo. In bolletta infatti, il conguaglio viene specificato alla voce “ricalcoli” e sussiste nel momento in cui c’è una differenza tra i consumi stimati, quelli fatturati e quelli effettivi; in alcuni casi, comunque, gli errori di fatturazione (come sottolineato anche dal sito quifinanza.it) sono palesi. E’ bene fare attenzione quindi che che non sia stata contata una bolletta già pagata, oppure ci sia stato un calcolo di consumi errati; altri casi sono riscontrabili in servizi a pagamento mai richiesti dal cliente che, però, gli sono stati comunque accreditati.
Dopo aver controllato minuziosamente e aver individuato delle incongruenze, si può procedere contattando il proprio fornitore e richiedendo la rettifica della bolletta fatturata e, in caso ci si trovasse in difficoltà, si può anche richiedere l’aiuto ad alcune associazioni di consumatori. Il reclamo può essere inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno e, in ogni caso, il cliente deve ricevere una risposta entro 40 giorni di tempo; nel caso la risposta tardi ad arrivare, sono previsti dei rimborsi in base al periodo d’attesa. Nel mandare il reclamo bisogna ricordare di inserire nome e cognome del soggetto intestatario della bolletta, oltre che codice cliente, codice POD o PDR e numero di riferimento della bolletta e copia della stessa. Se non si riuscisse a risolvere il problema si può optare anche per rivolgersi allo Sporterllo dell’Autorità dell’ARERA.