Il prezzo del gas è in calo, ma questo influenzerà effettivamente il costo delle bollette mensili? Le prospettive future non preannunciano niente di buono, la crisi energetica si presenta ancora particolarmente grave.
Gli esperti hanno confermato la diminuzione del costo effettivo del gas sul mercato, purtroppo però questo dato non dovrebbe influenzare il prezzo delle bollette.
La crisi energetica predomina tutt’oggi su tutto il territorio nazionale, benché il caos sia scoppiato nel mese di marzo (quindi diversi mesi fa), sembra che i diplomatici europei fatichino a trovare una soluzione in merito. La guerra in Ucraina doveva rappresentare un conflitto lampo per la Russia, ma la forza inaspettata dei cittadini ha portato ad un prolungamento del conflitto in termini di tempistiche.
Il momento storico non influenza solo le nazioni dell’est, bensì anche gli stessi membri della Commissione Europea. Attraverso opportuni provvedimenti, i diplomatici hanno cercato di limitare i danni per i propri cittadini: Mario Draghi ad esempio ha previsto il taglio delle accise per il carburante e il divieto di aumentare il costo delle bollette prima del mese di aprile 2023 per tutte le aziende energetiche. Purtroppo, le varie manovre non sono bastate per evitare il peggio.
Effettivamente il prezzo del gas sul mercato è sceso, ma questo dato non porterà ad una diminuzione del costo delle bollette, anzi l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha eseguito delle stime che confermerebbero l’aumento del 15% – 20% sul consumo dell’energia. Questo perché il valore della bolletta non si basa sul prezzo mercato del mese corrente, bensì si riferisce al mese precedente. Sostanzialmente, il costo della bolletta potrebbe (in ipotesi) diminuire entro la fine del mese di gennaio. Purtroppo per i cittadini, tale presupposto dovrebbe contemplare una stabilità nella diminuzione del prezzo mercato: è sufficiente che la curva aumenti nuovamente per portare ad una scarsa variazione del costo della bolletta.
Come se non bastasse, nel mese di dicembre e future settimane, il taglio delle accise sul carburante è stato rimosso ufficialmente. Di conseguenza, il prezzo di quest’ultimo rischia di sfiorare nuovamente i picchi raggiunti nella primavera del 2022. L’energia elettrica subirà anch’essa un rincaro del 15%-20%, a meno che il Governo non adotti delle misure che consentano di limitare l’aumento generale del costo dell’energia. Sostanzialmente, benché il prezzo del gas sia effettivamente diminuito, questo non apporterà alcuna conseguenza sui cittadini privati.
“Con l’arrivo del freddo i prezzi schizzeranno alle stelle” – ha spiegato molto chiaramente Stefano Zerbi, portavoce del Codacons. La diminuzione del prezzo del gas infatti deriva semplicemente da un ridimensionamento della richiesta, dovuto alla chiusura per le festività.
Nel mese di gennaio, con l’arrivo del freddo, la richiesta aumenterà e il costo dell’energia crescerà proprio in modo direttamente proporzionale alla domanda. Le prossime settimane rappresenteranno la svolta decisiva, in modo da capire cosa ci attende entro la fine della stagione invernale.