Caldobagno, può essere davvero utile quando ti fai la doccia ma il portafoglio è d’accordo col suo utilizzo? Ecco i dettagli.
L’arrivo dell’inverno ha fatto preoccupare tantissimi cittadini, considerata la grave crisi energetica con cui ormai stiamo facendo i conti da diverso tempo; i costi per l’energia elettrica e per il gas sono aumentati a dismisura, tanto che il governo è dovuto intervenire per supportare le famiglie col pagamento delle bollette ed evitare (col gas) l’esaurimento delle scorte, riducendo la temperatura e i tempi d’accensione dei termosifoni centralizzati.
In questo clima, è importante risparmiare il più possibile e in tanti si chiedono se utilizzare o meno determinati elettrodomestici o apparecchi economici, come può essere ad esempio il consueto caldabagno utilizzato prima di una doccia per riscaldare l’ambiente. E’ davvero utile, ma quanto ci costa in termini economici il suo utilizzo? Ecco i dettagli in merito.
Caldobagno, tra utilità e costi: conviene?
Viste le basse temperature a cui ormai dobbiamo abituarci, in molti scelgono di riscaldare il proprio bagno prima di entrare in doccia o di fare il bagno; per questa funzione è utilissimo il caldabagno o anche chiamato scaldotto, una sorta di piccola stufa capace di donare un’atmosfera molto più confortevole quando ci troviamo senza vestiti prima di lavarci. In questo particolare periodo però accendere dispositivi elettrici spaventa sempre molto, considerate le alte spese per la materia energetica; sebbene sia molto utile quindi, in tanti sono frenati dall’utilizzo del caldobagno. Può davvero aumentare i costi, oppure possiamo concederci di accenderlo prima della doccia?
I consumi derivati dall’utilizzo del caldobagno
Come per ogni altro elettrodomestico o dispositivo elettronico, i consumi e i relativi costi dipendono il larga parte dalla classe energetica del dispositivo in questione; sicuramente, quelli di nuova generazione saranno in grado di farci risparmiare, pur rimanendo comunque molto efficienti. In linea di massima, non serve molta potenza per riscaldare il bagno, una delle stanze più piccole del nostro appartamento; tra i 1080 watt e i 2000 watt non dovremmo aver tipi di problemi, mentre è davvero facile calcolare anche i costi in bolletta.
Facendo un rapido calcolo in base ai kWh consumati (come riporta il sito osservatoriosullacasa.it) un’ora di caldobagno ci verrebbe a costare, in periodi normali, circa 50 centesimi di consumo. Ovviamente, al giorno d’oggi i costi per l’elettricità sono aumentati a dismisura, dunque il prezzo risulta essere aumentato; possiamo magari, per risparmiare, cercare di accenderlo prima della doccia magari 20-30 minuti prima, per poi spegnerlo una volta entrati in doccia. Un altro metodo per ridurre i consumi è quello di sfruttare, nel caso avessimo quel tipo di contratto, le fasce orarie: facendo la doccia di sera, magari prima di metterci a letto, potremmo beneficiare del minor costo della corrente.