Addio per sempre al reddito di cittadinanza? Attenzione, tra qualche giorno cambieranno i requisiti per ottenerlo. Ora sono tutti a rischio di sospensione. Ma andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Brutte notizie per i percettori del Reddito di Cittadinanza, o meglio per quello che si vedranno tolto l’assegno a causa del cambio di requisiti. Scopriamo nel dettaglio cosa ha in mente Giorgia Meloni.
Il nuovo Governo ha apportato diversi cambiamenti, per alcuni però non saranno così buoni. Infatti, Giorgia Meloni ha deciso di intervenire sul Reddito di cittadinanza, cambiando i requisiti per ottenerlo. In molti sapevano che la Premier aveva l’intenzione di sospendere l’agevolazione a chi è percettore ma può andare a lavorare. Sicuramente, questo fatto farà infuriare moltissimo alcuni cittadini, che magari non hanno ancora trovato un impiego. Ora il governo ta lavorando ad una nuova riforma per modificare ciò che aveva fatto il governo Conte.
A quanto sembra lo scopo principale della Meloni sarà quello di dare il Reddito di Cittadinanza solo a chi non è in grado di lavorare, mentre tutti gli altri percettori avranno un taglio netto. Inoltre, manterrebbero l’aiuto solo gli invalidi, chi ha dei minori a carico e chi supera la soglia dei 60 anni. Le regole sembrano piuttosto severe ma necessarie per far fronte alla crisi. Ma andiamo a scoprire cosa cambierà veramente nei prossimi giorni.
Reddito di Cittadinanza: cambia tutto, ecco quali requisiti servono
A partire dal 2023 cambieranno i requisiti del Reddito di cittadinanza. Giorgia Meloni è sempre più convinta di voler togliere il sussidio a chi può davvero andare a lavorare. Tra le varie ipotesi spunta quella di sospenderlo a chi ha meno di 60 anni ed è in grado di lavorare. Quindi, probabilmente i percettori tra i 18 e i 59 anni che non hanno figli minori a carico e non hanno invalidità, dovranno fare a meno del Reddito di Cittadinanza. Ad anticipare la notizia è stato Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. “Chi non può lavorare non può essere trattato come chi può. Chi non può lavorare va tutelato anche di più di oggi. Chi può lavorare va incentivato. Per questo ridurremo la platea dei percettori del Reddito di cittadinanza”, ha affermato Fazzolari.
Il Reddito sarà valido solo per chi è in difficoltà, per gli invalidi e per chi ha minori a carico. L’obbiettivo del governo è quello di spronare, sopratutto i giovani trovare un impiego e uscire fuori dalla propria abitazione. Solo in questo modo, Giorgia Meloni crede che sia possibile combattere la problematica. Inoltre, il sottosegretario ha confermato che lo Stato aiuterà a dare lavoro a chi non ne ha ancora uno o fa fatica a trovarlo.
Il presidente dell’Inps: dice no alla sospensione del reddito
A non essere dello stesso pensiero di Giorgia Meloni è anche Pasquale Tridico, l’attuale presidente dell’Inps. L’uomo è tornato a difendere il Reddito di cittadinanza confermando che è stato “straordinario e positivo nella riduzione della povertà”. Motivo per cui non andrebbe assolutamente rimosso o sospeso.
Voi cosa ne pensate?