Sta facendo discutere l’interrogativo se tra i fringe benefit fino a 3 mila euro rientri anche il bonus carburante. Una circolare di novembre dell’Agenzia delle Entrate spiega tutto. Ecco cosa dice l’ente di riscossione.
La circolare in questione è la numero 35 del 4 novembre 2022, emessa dall’Agenzia delle Entrate. Anche se attualmente il limite è fissato a 600 euro (anno 2022), analogo chiarimento dovrebbe valere per l’innalzamento della soglia fino a 3 mila euro.
La nuova misura è stata introdotta dal Decreto Aiuti quater del governo Meloni. Al riguardo è attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma intanto tra gli addetti ai lavori si rincorrono i dubbi. Il riferimento sarebbe agli importi da calcolare a proposito del nuovo tetto dei fringe benefit che per l’anno in corso sarà incrementato da 600 euro a 3 mila per la categoria dei lavoratori dipendenti.
Il mondo delle professioni fiscali e tributarie si sta domandando quali siano le somme limite considerate dal decreto varato in Consiglio dei Ministri una settimana fa. Un passo importante è stato quello che ha riguardato i fringe benefit, ovvero stanziamenti complementari alla retribuzione mensile od anche concessioni di beni e servizi da parte del datore di lavoro nei confronti dei dipendenti. In base all’art 51 del TUIR ne è stato stabilito il valore. Prima dell’ultimo decreto in vigore vi era l’art. 12 del Decreto Aiuti Bis che stabiliva il tetto per il 2022 a 600 euro. Entro tale perimetro può essere compreso il bonus carburante, previsto dal Decreto energia?
La risposta è negativa. “In altri termini, anche nell’ambito dei premi di risultato, qualora il valore dei beni ceduti (ivi inclusi quelli relativi al bonus carburante), dei servizi prestati e delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato – si legge – dell’energia elettrica e del gas naturale, sia di importo superiore ai rispettivi (e distinti) limiti fissati dalle due norme in commento (euro 600 per il regime temporaneo dell’articolo 51, comma 3, del TIUR e/o 200 euro per il bonus carburante), ciascun valore, per l’intero, sarà soggetto a tassazione ordinaria”.
L’amministrazione fa quindi sapere che saranno soggette a tassazione gli importi che superano rispettivamente 200 euro per il bonus carburante e 600 euro per i fringe benefit. Il lavoratore dipendente potrà ricevere fino a 600 euro per i fringe benefit e fino a 200 euro con rimborso spese per il carburante. Parimenti alle stessa regolamentazione è sottoposto il “bonus per lavoratori dipendenti fino a 3 mila euro”. La ratio dell’esecutivo ha fissato l’obiettivo dell’innalzamento del tetto dei fringe benefit che al momento è di 600 euro.
La titolare del Ministero del Lavoro, Marina Calderone ha spiegato quanto segue: “Nel decreto c’è un intervento a favore dei lavoratori e a sostegno di quelli che possono essere anche gli ulteriori costi che le famiglie stanno affrontando per l’energia”. Dopo il Decreto Aiuti quater il tetto viene dunque innalzato da 600 a 3 mila euro. “Questo consentirà entro il 31 dicembre alle imprese e a tutti i datori di lavoro di poter intervenire ulteriormente per sostenere i lavoratori e le lavoratrici”, ha concluso Calderone.