La crisi economica che attanaglia gli italiani non sembra scemare, portando il governo a varare un pacchetto di provvedimenti nel tentativo si alleviare i disagi dei connazionali. Ecco cosa si è deciso al riguardo.
Il nuovo esecutivo targato Giorgia Meloni ha stabilito una serie di misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti. Il provvedimento è datato 10 novembre 2022, quando il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi per approvare l’atteso decreto-legge.
Anzitutto si è proceduto con l’innalzamento delle soglie dei benefit aziendali a favore dei dipendenti. L’iniziativa rientra nel cosiddetto welfare aziendale, prevedendo anche il rimborso per utenze di acqua, luce e gas. Un altro aspetto è poi quello del contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore di imprese per il pagamento di bollette di luce e gas con riferimento al mese di dicembre 2022. In particolare 40% per le imprese energivore e 30 % per le pmi.
Decreto governo Meloni: intervento sul costo dei carburanti
In Consiglio dei Ministri è stato trattato anche il tema legato ai costi dei carburanti. In proposito sono stati stanziati 1,3 miliardi per prorogare dal 19 novembre al 31 dicembre 2022 lo sconto fiscale su accise di benzina e diesel. Nello specifico si tratta di 30,5 centesimi al litro. Per il GPL si parla di 8 centesimi ogni kg, elevato a 10 per l’iva. Una materia spinosa è però quella del caro bollette. Il governo ha deciso che le aziende potranno chiedere una rateizzazione per un massimo di 36 rate mensili. Quanto stabilito riguarda sia la luce che il gas naturale, con riferimento ai consumi compresi tra il 1° ottobre 2022 e il 31 marzo 2023.
Altre misure adottate dal Consiglio dei Ministri
Oltre al caro bollette il governo ha optato per l’adozione di alcune misure per accrescere la produzione di gas naturale, ponendo le condizioni per aumentarne l’approvvigionamento. Si è dunque pensato all’incremento delle estrazioni in mare e l’autorizzazione di nuove concessioni tra 9 e 12 miglia.
Infine la decisione sul tetto al contate e sul Superbonus hanno costituito ulteriori due questioni molto attese dagli italiani. Dal 1° gennaio viene dunque alzata la soglia di pagamento in contati dagli attuale 1.000 euro fino a 5.000. Il Superbonus subirà invece una rimodulazione al 90% per le spese sostenuti nel 2023 per i condomini. I proprietari di singole abitazioni potranno accedere ai beneficio della misura.Il Superbonus rimane fino al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano complatato almeno il 30% dei lavori entro settembre 2022.