Si ricorda di chiamare la madre dopo mesi. I vicini sentivano cattivo odore da giorni

I cattivi rapporti tra una madre e una figlia hanno portato ad una conclusione tragica. Il dramma è avvenuto ad Ancona.

I vicini avevano intuito che qualcosa non andava ma non osavano bussare a quella porta. Finché non è stato troppo tardi.

Ansa/Paolo Salmoirago/archivio

Uno degli abitanti dello stabile ha detto: “Sentivo una puzza sul pianerottolo ma pensavo provenisse dai cassonetti dell’immondizia”. E così una donna di 78 anni è stata trovata nel suo appartamento di Ancona quando era già in avanzato stato di decomposizione. Il cadavere dell’anziana è stato rinvenuto, infatti, solo due mesi dopo il decesso così come hanno spiegato le Forze dell’Ordine che insieme ai Vigili del Fuoco hanno fatto la macabra scoperta. La vicenda ha sconvolto profondamente la cittadina marchigiana che qualche giorno fa è stata svegliata da una nuova scossa di terremoto che ha messo in allarme in cittadini.

È stata proprio la scossa sismica a fare emergere tutta la vicenda. A dare l’allarme è stata la figlia della 78enne. La donna, preoccupata per la madre, aveva più volte cercato di contattarla per accertarsi che stesse bene. Non ricevendo risposta ha iniziato a preoccuparsi, tanto da richiedere l’intervento del 112. La figlia, purtroppo, si è preoccupata della mamma quando ormai era tardi: nessuno infatti – neppure la figlia stessa – aveva chiamato o fatto visita alla donna per due mesi. Il vicino di casa ha raccontato di averla vista per l’ultima volta a settembre. Poi più nulla. Eppure era una donna piuttosto conosciuta nel quartiere. Pur essendo originaria di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, l’anziana viveva ormai da anni ad Ancona. Viveva da sola e svolgeva la sua vita quotidiana in maniera del tutto autonoma, la figlia con la quale i rapporti erano piuttosto freddi a causa, sembra, di divergenze caratteriali, viveva fuori regione. Sono tanti gli anziani che vengono trovati morti in casa propria dopo mesi se non addirittura anni. Persone abbandonate, che vivono e muoiono nell’indifferenza di vicini, amici e persino familiari. E poi c’è chi, invece, esce di casa per non tornarvi mai più: come il 14enne di Milano Luca Marangoni, ucciso mentre stava andando a scuola.

Fonte: Repubblica, Fanpage

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