Sean Penn consegna l’Oscar a Zelensky: “Me lo ridarai dopo che avrai vinto la guerra”

Un gesto, seppur simbolico, sicuramente molto forte quello dell’attore Sean Penn che è volato in Ucraina per consegnare un Oscar al premier Volodomyr Zelensky.

L’attore da Malibu, negli Stati Uniti, si è diretto in Ucraina portando con sé una statuetta dell’Oscar vinta durante tanti anni di carriera.

Il premier ucraino, inizialmente, non voleva accettare ma alla fine ha ceduto dopo le parole di Sean Penn: “Mi sento fuori luogo, è solo una cosa stupida e simbolica, ma se so che è qui con te, mi sentirò meglio e forte abbastanza per combattere, preferisco sapere che ci sia un pezzo di me qui con voi”. “È un grande onore – ha detto Zelensky accettando la statuetta dorata – lo terrò con me solo fino alla vittoria”. La risposta di Sean Penn è stata: “Sì, appena vincerete, me lo riporterai a Malibu“. I due, insomma, si sono salutati con la certezza che l’Ucraina avrà la meglio sulla Russia. Tutta la scena è stata ripresa e poi pubblicata dal premier ucraino sui suoi profili social.

Dall’inizio della guerra contro la Russia, è la terza volta che l’attore americano si reca in Ucraina. La statuetta dell’Oscar dovrebbe essere una sorta di porta fortuna, un simbolo della vittoria dell’Ucraina su Vladimir Putin. Il premier ucraino, sui social ha così commentato il gesto dell’attore statunitense: “Questo incontro è stato speciale, Sean ha portato la statuetta come simbolo di speranza nella vittoria del nostro paese. Resterà qui fino alla fine della guerra“. La complicità tra Zelensky e Sean Penn ha una doppia chiave di lettura: infatti anche Zelensky ha un passato davanti alle telecamere come attore. Sean Penn, che ha vinto l’Oscar come migliore attore due volte, la prima nel 2004 e la seconda nel 2009, si è impegnato da subito nel racconto della situazione ucraina. Dall’inizio del conflitto l’attore americano è stato in Ucraina in momenti diversi per realizzare un documentario che raccontasse nei dettagli e con precisione l’invasione russa nel paese limitrofo e la brutalità degli attacchi dei russi. Nel frattempo, tuttavia, il presidente russo Vladimir Putin non sembra disposto a fare marcia indietro.

Fonte: Corriere della sera, Fanpage

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