Ennesima lite familiare che culmina in tragedia. Una donna di 76 anni è stata pugnalata a morte dalla nipote, una ragazzina di 16 anni.
La tragedia si è consumata a Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno. La ragazzina ha confessato tutto.
La vittima si chiamava Ermenegilda Candreva ma in paese tutti la conoscevano come Gilda. La donna è stata uccisa nella sua abitazione in via Tavarnelle. A toglierle la vita la nipote, un’adolescente di appena 16 anni che si è accanita con un pugnale sul corpo dell’anziana. La giovane ha già confessato il delitto ed è stata arrestata dai Carabinieri. Il dramma, secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, potrebbe essere maturato nel contesto di una lite familiare. La giovane ha riferito ai Carabinieri di essere stata colpita per prima. Infatti anche la ragazza, al momento dell’arresto, presentava delle ferite da arma da taglio ad un braccio. Ancora da chiarire la dinamica esatta di quanto accaduto. Le indagini, coordinate dalla Procura dei minori di Salerno, sono affidate ai Carabinieri della compagnia di Agropoli, coordinati dal capitano Fabiola Garello, insieme ai colleghi di Capaccio Scalo, e al reparto operativo dei carabinieri di Salerno, guidato dal Comandante Luigi Aureli.
All’arrivo dei militari, la ragazza è stata ritrovata in strada in stato confusionale quasi in flagranza di reato, con il coltello accanto e sporca di sangue. La nonna 76enne è stata colpita più volte alla schiena con un pugnale. Secondo le prime ricostruzioni la donna sarebbe deceduta per le ferite riportate. Anche la nipote, studentessa 16enne, presentava ferite ad un braccio ed è stata medicata per questo all’ospedale di Eboli. La ragazza non viveva con la nonna. È stata arrestata ed è stata trasferita al Carcere dei minori di Salerno. Agli investigatori la ragazza ha confessato di avere colpito la nonna, aggiungendo, tuttavia, che era stata l’anziana colpirla per prima. Soltanto l’esito dell’esame autoptico sul corpo della 76enne e l’esame degli altri elementi raccolti dalla scientifica potrà fare chiarezza su cosa sia effettivamente avvenuto in quella casa. I Carabinieri, intanto, hanno sequestrato l’arma del delitto: un coltello a serramanico. La ragazza, secondo alcune testimonianze dei vicini di casa, dopo aver ucciso la nonna, sarebbe uscita dall’abitazione in evidente stato confusionale e si sarebbe seduta in strada piangendo con gli abiti sporchi di sangue. Ai Carabinieri ha poi ammesso subito le proprie responsabilità. Al momento la giovane è stata portata al carcere minorile. Anche a Lecco, in Lombardia, di recente si è consumato un tremendo delitto in famiglia: un uomo di 80 anni ha ucciso la figlia
Fonte: TgCom24, Fanpage