Pensi di avere una carenza da Vitamina D? Attenzione, un recente studio ha fatto una scoperta scioccante. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e come funziona.
Stando a quanto ha sottolineato una recente ricerca, ci sarebbero delle correlazioni tra carenza di vitamina D e morte precoce. Per questo motivo, oggi vi sveleremo l’importanza di questo micronutriente e come accorgersi se manca nel nostro organismo. Siete curiosi di scoprire tutti i dettagli? Vediamoli insieme.
Sappiamo tutti quanto sia importante prendersi cura della propria salute. Sicuramente, la cosa migliore per stare bene è seguire una dieta sana e bilanciata. Inoltre, ricordiamo l’importanza nel fare dell’attività fisica e di integrare i giusti liquidi nel nostro organismo.
Ora però, un recente studio ha sottolineato che ci sono delle prove evidenti sul fatto che una carenza di vitamina D possa portare ad un rischio di mortalità precoce. In linea generale dobbiamo ribadire che questo micronutriente è fondamentale per la nostra salute.
Infatti svolge un ruolo importante nelle difese del sistema immunitario e nella costruzione di ossa forti e solide. Ma cosa accade al nostro corpo se è in atto una carenza? Andiamo a scoprire insieme tutti i dettagli.
Carenza da Vitamina D e rischio di mortalità: ecco perché sono correlate
Sappiamo tutti che è possibile assorbire facilmente la Vitamina D attraverso l’esposizione al sole e mangiando alcuni specifici alimenti. In ogni modo, compiere queste operazioni non basta, infatti circa 1 miliardo di persone in tutto il mondo si ritrovano con dei livelli di vitamina D davvero bassi.
I sintomi per capire se è in atto una carenza da questo importante nutriente sono: ossa fagli, osteoporosi, debolezza muscolare o contrazioni e articolazioni rigide. Generalmente la dosa consigliata dipende dall’età del soggetto.
Ad esempio, da 1 a 70 anni si dovrebbero assumere 15 microgrammi di vitamina D al giorno.Questa dose aumenta di 20 per gli adulti di età pari o superiore a 71 anni.
Ora un recente studio svolta da alcuni scienziati dell’Università del South Australia ha dimostrato una relazione tra carenza di vitamina D e un aumento del rischio di mortalità.
Lo studio ha esaminato i dati di oltre 300.000 partecipanti adulti avvalendosi della tecnica chiamata randomizzazione mendeliana. Questa consente di utilizzare la variazione genetica per capire se ci sono malattie pregresse.
Dopo una lunga analisi, è emerso, che in un arco temporale di circa 14 anni il rischio di morte è diminuito in modo significativo grazie all’aumento di livelli di vitamina D nel sangue dei pazienti.
Infine, gli esperti hanno anche riportato che i pazienti con i livelli più bassi di vitamina D sono morti per: cancro, malattia cardiovascolare e malattie respiratorie.
Insomma, una scoperta davvero importante per la nostra salute. Voi cosa ne pensate?