Potrebbe esserci una spiegazione più che valida. Ecco cosa dice la scienza sul fatto che fai spesso incubi nei tuoi sogni
Avere incubi è piuttosto normale e difficilmente non è mai capitato a nessuno nella propria vita. Tuttavia, è importante precisare che, se questi sono fin troppo frequenti, potrebbe esserci una motivazione dietro da non sottovalutare.
C’è infatti chi registra spesso questi episodi e vorrebbe saperne di più. Potrebbe infatti esserci una spiegazione più che valida. Ecco cosa dice la scienza sul fatto che fai spesso incubi nei tuoi sogni.
Avere degli incubi in maniera sporadica è piuttosto normale; tuttavia, quando questi risultano essere troppo frequenti potrebbe essere un vero problema. I sogni sono da sempre un oggetto di studio particolarmente interessanti per filosofi e studiosi, ma ultimamente il team di ricercatori dell’Università di Ginevra è riuscito a realizzare una terapia denominata “scaccia-incubi”. Questa riuscirebbe ad agire nel sonno, tanto da manipolare le emozioni in modo da aiutare le persone che hanno frequentemente brutti sogni ad avere un miglioramento della vita.
Gli incubi si rivelano soprattutto durante la fase REM (rapid eye movement) del sonno. Si tratta di fenomeni che sono addirittura distinti dai cosiddetti “brutti sogni”, in quanto quest’ultimi dovrebbero avere delle funzioni particolarmente utili per le nostre emozioni.
Ad intervenire è la stessa Classificazione internazionale dei disturbi del sonno, realizzata dall’American Academy of Sleep Medicine. Si tratta di fenomeni che hanno un ruolo durante il giorno e che potrebbero quindi causa disforia, ansia e affaticamento, oltre al “disturbo da incubo”, tanto da richiedere l’intervento di supporto di uno specialista.
Sono molte le ricerche che cercano di indagare sul fenomeno degli incubi frequenti e su possibili soluzioni a riguardo. Tra gli studi più recenti vi sono quelli sul perfezionamento dell’Imagery Rehearsal Therapy (IRT).
Tuttavia, questa tecnica non risulta essere sempre utile. Si tratta di una modalità che combina la terapia classica con quello che viene chiamato “metodo di riattivazione mirata della memoria”. In questo modo potrebbe essere possibile ridurre in maniera piuttosto concreta gli incubi dei pazienti tanto da realizzare un aumento dei sogni considerati “belli”.
L’esperimento degli scienziati ha coinvolto alcuni pazienti soggetti a incubi non traumatici. Ad alcuni di questi è stata sottoposta la terapia classica, mentre alla restante parte quella moderna. Tutti dovevano immaginare scenari alternativi e migliori rispetto agli incubi fatti e ad una parte di loro è stato sottoposto un sono piacevole in modo da poterlo associare ad uno scenario positivo.
In entrambi i gruppi la frequenza degli incubi è diminuita, ma in maniera maggiore nel secondo gruppo (quello in cui era presente un suono considerato positivo).