Marito e moglie sequestrati nella loro villa. Lei, picchiata a sangue davanti al marito, è grave

Un imprenditore e la moglie sono stati sequestrati nella loro villa e massacrati di botte. La donna in ospedale in gravi condizioni.

È accaduto a Inzago, piccolo comune alle porte di Milano. Una cittadina tranquilla, dove tutti si conoscono. Nessuno avrebbe mai immaginato che si potesse verificare una simile tragedia.

ANSA/WALTER BERGHELLA/archivio

L’uomo – un imprenditore di 68 anni molto conosciuta in zona – era appena tornato dal lavoro e si trovava al piano di sopra della villetta di via delle Orchidee dove da anni vive assieme alla moglie, di anni 67. Quest’ultima era scesa in giardino a fumare una sigaretta. All’improvviso l’imprenditore ha sentito le urla della moglie ed è immediatamente sceso per capire cosa stesse accadendo. Giunto al piano inferiore si è trovato di fronte una banda di malviventi che stavano pestando violentemente la moglie e hanno iniziato a colpire anche lui. Il 68enne, ancora fortemente scosso, ha raccontato ai Carabinieri di Cassano d’ Adda: “All’improvviso ho sentito dei rumori e delle grida. Sono sceso per le scale. E me li sono trovati davanti, già tutti in casa“. La sorte peggiore è toccata alla donna, già percossa nei primi istanti di irruzione, pestata ancora davanti al marito che, a sua volta, è stato preso a calci, schiaffi e pugni. Una volta che sono riusciti a farsi dire la combinazione della cassaforte, hanno chiuso a chiave in una camera.

Quando i due hanno capito che i banditi se n’erano andati, si sono liberati da soli. Pochi i dettagli riferiti sui malviventi, a volto coperto e visti dall’uomo solo per pochi istanti. L’ipotesi è che si tratti di una banda di esperti che, forse, già da tempo tenevano d’occhio orari e abitudini dei due coniugi. La moglie dell’imprenditore è attualmente in ospedale in gravi condizioni. La prognosi è riservata. Per il comune di Inzago è stato come fare un salto all’indietro di oltre dieci anni: era il 2011 quando i Carabinieri, dopo lunghe indagini, misero le mani su una banda di moldavi responsabili di una novantina di furti e rapine nel Milanese. A dare il via all’inchiesta era stata, nella primavera di quell’anno, una cruenta rapina in villa proprio a Inzago: quattro banditi si erano introdotti in casa, avevano legato madre e due figlie adolescenti e torturato il capofamiglia per farsi consegnare il codice della cassaforte. Erano poi fuggiti con un bottino di 40mila euro. Nella vicina Brianza, invece, a Lecco per l’esattezza, qualche giorno fa un uomo di 80 e la figlia di 40 sono stati trovati morti in casa.

 

Fonte: Rainews, Giorno

 

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