Agenzia delle Entrate e conti pignorati, ecco cosa c’è di vero: le informazioni da sapere a circa questa situazione.
Agenzia fiscale della pubblica amministrazione italiana dipendente dal Ministero dell’economia, l‘Agenzia delle Entrate è spesso temuta dai cittadini che, però, possono impegnarsi per mantenere tutto in regola e non avere problemi.
Ci sono dei casi in cui, per riscuotere le cifre che il debitore deve, l’Agenzia delle Entrare può anche arrivare al pignoramento dei beni, anche dei vari conti correnti; ecco i dettagli specifici del procedimento in questione.
Agenzia delle Entrate e conti pignorati: i dettagli
Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, prima di procedere con il pignoramento, il debitore in questione riceve una notifica dell’avviso di intimazione; l’avviso riguarda tutte le cartelle la cui notifica sia avvenuta da più di un anno.
Dal momento della notifica dell’avviso di intimazione il debitore ha 5 giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione ed effettuare il versamento di quanto dovuto; è possibile anche, come riportato, la possibilità di chiedere la rateizzazione delle somme a debito o la sospensione legale della riscossione nei casi e nei termini previsti dalla legge.
In ogni caso, per i debiti la cui cifra non supera i mille euro non si procede alle azioni esecutive prima di 120 giorni dall’invio di una comunicazione contenente il dettaglio del debito; successivamente, tra i vari beni può essere pignorato anche il conto corrente.
“Il pignoramento può essere effettuato anche sulle somme depositate sul conto corrente” si legge infatti nella sezione apposita del sito, che però specifica come sia escluso l’ultimo stipendio o salario percepito, “che resta sempre disponibile per qualsiasi necessità del debitore”.
Di recente, la Legge di conversione del “Decreto Sostegni-ter” (Legge n. 25/2022) ha stabilito l’estinzione di tutte le procedure esecutive eventualmente già avviate per mancato o parziale pagamento delle rate scadute della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” entro le scadenze previste; aiuto quindi ai debitori per i debiti contratti prima dell’entrata in vigore del decreto. Le cose cambieranno con il nuovo Governo Meloni?