Sono in arrivo bollette molto alte per alcune famiglie che rientrano in questa categoria: chi sono, tutti i dettagli
Il rincaro bollette è alle porte e per alcune famiglia è arrivato il momento di fare i conti con prezzi stratosferici: si cercano soluzioni per contrastare il problema.
Rincaro bollette, chi sono le famiglie nel mirino
Da mesi non si parla d’altro e il rincaro bollette sta facendo molto preoccupare gli italiani che presto o tardi si ritroveranno a dover pagare prezzi assurdi per quanto riguarda l’energia elettrica, il gas e la luce.
Sono previste circa 7 milioni di famiglie che registreranno un aumento del 59% del prezzo dell’energia sulla propria bolletta. Si tratta di un aumento che potrebbe portare a conseguenze disastrose. La differenza tra il 2021 e il 2022 è notevole, dal momento che lo scorso anno i prezzi giravano intorno ai 632 euro, 1° ottobre 2022 milioni di cittadini dovranno pagare circa 1.322 euro.
Non tutti i nuclei familiari, però, finiranno nel mirino. Per adesso i primi a ricevere la batosta saranno gli utenti che si sono affidati al mercato tutelato.
L’Arera ha riportato un primo aumento della bolletta della luce del 59%, pari al 35% del totale delle utenze, indirizzato a:
- utenti domestici;
- partite Iva;
- piccole imprese.
Tra qualche mese anche il mercato libero entrerà a far parte del rincaro bollette.
Il piano Draghi-Meloni
Vista la situazione drammatica che sta colpendo e continuerà ad avanzare nel corso dei mesi a venire le famiglie italiane, Mauro Draghi e Giorgia Meloni stanno lavorando ad un piano per tutelare i cittadini. I due stanno collaborando per studiare il primo decreto del nuovo governo di Centrodestra.
Su Money si legge che la leader di Fratelli d’Italia vorrebbe che l’Europa intervenisse così da evitare scostamenti di bilancio. Inoltre, il primo decreto del governo Meloni dovrebbe prevedere uno stanziamento di 25 miliardi.
Infine, la Meloni vorrebbe mettere in pratica una moratoria su mutui e debiti così da tutelare le famiglie e le imprese per la questione bollette, ma solo nel caso in cui con il provvedimento sarà necessario estendere i crediti d’imposta per le imprese e prorogare lo sconto sulle accise.