Folla e commozione per l’ultimo addio alla Regina Elisabetta II. Dopo 11 giorni di lutto nazionale e dopo aver attraversato tutto il suo regno, oggi i solenni funerali per la Regina più longeva della storia recente.
Tutta la famiglia reale, insieme ai capi di Stato intervenuti, hanno reso l’ultimo omaggio alla defunta Sovrana.
C’erano proprio tutti, e non solo i rappresentanti della famiglia reale. Capi di Stato provenienti da tutto il mondo (per l’Italia c’era il presidente della Repubblica, Mattarella), ma anche più di un milione di persone che lungo tutto il corteo funebre, che si è snodato dall’Abbazia di Westminster sino alla cappella di St George, hanno partecipato.
Proprio tutti, nessuno escluso: tutti volevano esserci per l’ultimo omaggio alla regina più longeva che la storia recente ha conosciuto. Nessuno prima di lei, almeno nell’ultimo secolo, ha regnato così a lungo e per più di 70 anni.
Il feretro, ha raggiunto il Wellington Arch, scortato della Royal Navy. Ma alla processione e subito dopo il carro funebre, erano presenti il nuovo re, Carlo III, e gli altri tre figli della regina, i principi Edoardo, Anna ed Andrea. Insieme anche il principe William e suo fratello Harry.
A seguito, poi, anche le auto del corteo reale, con la regina consorte Camilla, la principessa del Galles, Kate e anche Meghan, moglie del principe Harry. Presenti al corteo funebre anche due dei figli del principe William, Charlotte e George.
Il picchetto d’onore della Royal Guard ha portato a spalla il feretro della Sovrana sino all’abbazia dove si è dato inizio alla celebrazione funebre. Qui, il reverendo Hoyle, ha dato l’avvio con il primo inno cantato in modo solenne, anche con un leggero filo di commozione, dando poi ricordo all’intera vita della Regina stessa, dal momento in cui si unì in matrimonio, proprio in questo stesso luogo, oltre 70 anni fa.
La commozione ha fatto anche “la sua presenza” negli occhi di tutta la Royal Family presente lì, in primis su tutti, sono comparsi gli occhi pieni di lacrime del principe Edoardo. Con la benedizione da parte del reverendo, il rito religioso si è concluso e si è lasciato spazio a quello civile e alla recita della preghiera in suffragio dell’anima di Elisabetta II da parte dell’Arcivescovo di Canterbury, Welby.
Successivamente, il corteo funebre ha lasciato l’abbazia per far ritorno al castello di Windsor, fuori dalla capitale britannica, luogo di sepoltura.