Può un farmaco solo essere una cura per più di una malattia? È quello che uno studio sta portando avanti, dando a questa nuova medicina anche un nome del tutto particolare: la “polipillola”.
Più pillole in una per curare più malattie. Ma di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.
Polipillola: un farmaco utile?
Prevenire la ricaduta da infarto: ad oggi, il paziente deve assumere ben 3 farmaci diversi. E se ne assumesse uno solo, ma che racchiuda in sé tutti e tre i principi? Un team di medici ci è riuscito e, come descritto dal giornale spagnolo “El Pais”, è nata la polipillola.
Racchiude in sé tre principi: l’aspirina, l’antipertensivo e l’antiaggregante piastrinico. Tutti insieme in una sola pillola per combattere l’infarto.
Infatti, quando una persona ne è colpita, un’arteria del cuore si ostruisce a causa della formazione di un trombo. Sostanze come il colesterolo (una su tutte) si pone nel mezzo di questi vasi e impedisce, così, la regolare circolazione del sangue. Questo provoca anche mancanza d’arrivo di ossigeno e, accumulandosi giorno per giorno, può portare al rischio di un infarto.
Proprio per evitare tutto questi, il cardiologo prescrive sempre l’assunzione di un anticoagulante piastrinico (una su tutte la cardioasprina) per evitare la formazione dei trombi. A questi, si affianca anche la statina, che serve a regolare i livelli di colesterolo nel sangue e, in ultimo, anche un antipertensivo. E questo a vita, per tutti coloro che sono stati colpiti da infarto.
Ma questa nuova polipillola in cosa consiste? Riunisce questi tre farmaci in uno e riduce del 24% il rischio di nuovi casi di infarto sullo stesso paziente. Stiamo parlando di una pillola nata più di 15 anni fa, ideata dal cardiologo Valentín Fuster. Il cardiologo aveva iniziato questo studio poiché si era reso conto che erano davvero pochissimi i pazienti che, dopo aver avuto un infarto, assumevano con regolarità questi tre farmaci.
La sua creazione per prevenire l’infarto
Da lì, la necessità di studiare come riunirli in una sola compressa arrivando, l’anno successivo, alla pillola che, soltanto nel 2014 è stata commercializzata in Spagna, dopo l’autorizzazione dell’Agenzia nazionale del farmaco.
Dal 2015 è stata ufficialmente indicata come farmaco presente in Spagna e si propone, come dicevamo, come farmaco preventivo per nuove ricadute da infarto.
Sono in molti però, a chiedersi se ci sono delle controindicazioni all’uso di questo nuovo farmaco. La comunità scientifica ha dichiarato che, proprio per curare il post infarto, ogni paziente ha bisogno di una cura e di un dosaggio medicinale personalizzato, “cosa non fattibile nella pratica con le dosi fisse imposte dalla polipillola” – come sottolineano.
Sarà un farmaco utile oppure no? Staremo a vedere.