Ce lo siamo sempre detti: “Appena torno dalle vacanze, mi metto a dieta”. Ma siamo sicuri che è sempre stato giusto così? Una nutrizionista ci dice di fare molta attenzione a tutto ciò.
Più che cambiare le nostre abitudini alimentari dopo le ferie, è più giusto un diverso approccio al cibo. Vediamo come.
Dieta: fino a quando è possibile?
Tutti la vediamo nel nostro bagno: la bilancia è lì che ci osserva e aspetta noi che ci pesiamo. Siamo tornati dalle ferie, abbiamo mangiato a sazietà, tanti sono stati gli strappi alla regola, ma ora ci conviene “rientrare nei ranghi”.
La dieta: una condizione che non tutti amano, ma attraverso la quale dobbiamo passare. Ma siamo proprio certi che sia la scelta migliore? Forse no. O meglio: più che la dieta, è necessario un diverso approccio al cibo, in maniera diversa rispetto a quella che può essere la drasticità della dieta.
Forse il solo regolare i pasti, fare del movimento potrebbe non bastare più. Ma c’è chi la pensa in maniera diversa. Come la tecnologa alimentare, dietista-nutrizionista Beatriz Robles Martinez. La dottoressa ci fa partire da un presupposto fondamentale: il peso è tutto quello che ci serve per capire intorno a che cosa ruota la nostra salute.
Almeno questo è quello che crediamo un po’ tutti. Ma in realtà, il peso ci dice davvero poco sulla nostra composizione corporea ad esempio e perdere peso “non significa, per forza, migliorare la nostra salute” – spiega. E cosa possiamo fare allora?
Regolare il cibo, o un migliore approccio a lui?
La dieta: dobbiamo pensare ed abbattere un concetto, ovvero l’idea di seguire un piano alimentare che comporta la perdita di peso solo per un periodo limitato di tempo. Infatti, quando siamo a dieta, regoliamo la nostra alimentazione e subito iniziamo a perdere peso. Ma, finita la dieta, diciamoci la verità, quasi nessuno riesce a mantenere gli impegni (ed il peso) che, con tanta costanza siamo riusciti ad ottenere.
E ritorniamo, di nuovo, al punto di partenza, a come eravamo prima. Secondo la stessa dottoressa, (e, se ben ci pensiamo, in realtà è così), la dieta fa ruotare attorno a sé un vero e proprio mercato commerciale, fatto di palestre, integratori, articoli sportivi…finendo così per portarci a capire che la dieta è, in alcuni casi, un vero e proprio circolo vizioso.
Quindi, più che una dieta ferrea, fatta anche di momenti difficili da superare, sarebbe più congeniale un miglior approccio al cibo, fatto di regole più che di stravolgimento. Non passare da “abbuffata” a “fame” nel giro di pochi giorni solo “perché siamo a dieta”.
E se, stiamo un po’ più a stecchetto, vogliamo concederci un piccolo peccato, non succede nulla. L’importante è sempre cosa mangiamo e se questi è sano, concedendoci “un margine”, così come lo definisce la dottoressa.