I cambiamenti climatici stanno notevolmente influenzando anche le produzioni agricole e a soffrirne, sono anche gli animali. In particolare, a soffrire di più, sono le api. Infatti la produzione di miele è notevolmente calata.
Gli eventi climatici estremi hanno provocato difficoltà alle api. Vediamo qual è la situazione.
Davanti a difficoltà di questo tipo che possono compromettere la salute dell’intero pianeta, noi non possiamo restare fermi a guardare. Bisogna agire e subito, anche se ad essere in notevole sono gli animali. Una specie su tutte: le api.
Sono loro che stanno maggiormente soffrendo questi repentini sbalzi di temperature, passaggi veloci dalla siccità a temporali forti e a grandine. E tutto questo non fa altro che dimezzare la loro “attività lavorativa” contribuendo, quindi, anche ad una minore produzione di miele.
Anche i fiori sono in netta diminuzione. È come un circolo vizioso senza fine: non ci sono i fiori, le api sono costrette a migrare molto lontano per trovare ciò di cui nutrirsi e, di conseguenza, non si sa se poi riescono a tornare al loro punto di partenza. Questo provoca, anche, il dimezzamento della produzione di miele.
Coldiretti ha, infatti, calcolato che la produzione di miele Made in Italy, questo anno, sarà del 40% in meno rispetto agli stessi dati dello scorso anno. Le Regioni maggiormente colpite sono le Marche (con il 60% in meno di produzione), l’Abruzzo (all’50% in meno), la Basilicata (che arriva anche all’80% in meno). Meno colpite, rispetto a tutte le altre, la Campania e la Calabria, dove la produzione scende solo del 15%.
Cosa ha maggiormente inciso su tutto questo? Dalla mancanza d’acqua per lunghi periodi, alle alte temperature. Gli apicoltori, come raccontano, sono stati costretti anche ad andare “in soccorso” dei loro alveari, anche agli inizi di agosto, a causa delle fioriture anticipate.
Insomma: una situazione che non è, assolutamente, delle migliori, alle quali bisogna subito trovare rimedio.