Carro armato “disarmato” dai libri | La cultura che soppianta la guerra

Un carro armato che trasporta libri è davvero un qualcosa di geniale. Ad alcuni potrà sembrare un’idea bizzarra, ad altri un perfetto oggetto di design urbano, per altri ancora la mera rappresentazione del viaggio della cultura.

La cultura che vince sempre su tutti, anche sulla guerra, trasformando un oggetto da guerra in qualcosa di utile a tutti.

Libri
photo web source

Libri: un carro armato che si trasforma

Quando pensiamo ad un carro armato, subito ci viene in mente lo spettro della guerra e le immagini che, nel corso della storia e nei differenti momenti bellici, abbiamo visto, sia scorrere sulle nostre tv che, anche, nei libri.

Ma mai avremmo immaginato di vedere un carro armato che…trasporta libri! Ebbene sì: la cultura che viaggia anche sul mezzo cingolato. È stata un’idea dell’artista argentino Raul Lemesoff di trasformare un oggetto che si fonde sempre con il concetto di guerra, in uno che, invece, porta gioia, solidarietà e cultura.

Si tratta di un Ford Falcon del 1979, della città di Buenos Aires. Trasformato di tutto punto, è diventato una vera e propria biblioteca itinerante, che ha come scopo principale quello di avvicinare tutti, specialmente i bambini, allo straordinario mondo della lettura.

Al posto delle sezioni per le bome, i serbatoi e le munizioni, l’artista Lemesoff ne ha creato scaffali all’interno dei quali ha aggiunto semplicemente dei libri. Libri di ogni genere, perché tutti, senza distinzioni, potessero a lui e al suo mezzo avvicinarsi.

Portare la cultura in giro per il proprio paese

In un Paese, quale l’Argentina, dove il tasso di alfabetizzazione è fra i più bassi al mondo e dove, specie nelle zone lontane dalle città e nelle campagne, avere un’istruzione (anche elementare) è alquanto difficile, realizzare quest’opera e far sì che il mezzo viaggi ed arrivi in ogni singola parte del Paese, portando proprio la cultura, è la cosa più bella che un artista potesse fare il suo Paese.

photo web source

Potremmo definirla una vera e propria “missione di pace e di cultura”: perché tutti hanno il diritto di sognare e di imparare a leggere e a scrivere, anche attraverso un libro.

Gestione cookie