Un trapianto doppio complesso ma necessario. La vita appesa ad un filo ed ai macchinari. A soli 19 anni, qualcosa non andava nel suo corpo: si stancava subito ed aveva le gambe gonfie.
Solo un miracolo poteva salvarla. E quel miracolo è arrivato grazie ad un incredibile trapianto di cuore e polmoni. Ecco la storia di questa coraggiosa ragazza.
Una rarissima malattia poteva compromettere gravemente la sua vita e la sua quotidianità. Si stancava spesso e subito, le mancava il fiato e le gambe iniziavano a gonfiarsi. A sentire questa descrizione, siamo portati a pensare si tratti di una persona di una certa età. Ma non è così.
Sfortunata protagonista di questa vicenda è Aurora una ragazza di soli 19 anni che aveva, fino a qualche giorno fa, la sua vita attaccata a un filo. Un trapianto soltanto poteva salvarla e, finalmente, il miracolo è avvenuto, dopo un viaggio proprio per salvarle la vita, da Bari a Torino.
La giovane soffriva di ipertensione polmonare primitiva e, dalla fine di maggio, aveva avuto le prime avvisaglie: respiro corto, gambe gonfie e qualcosa al suo cuore che non andava più. Cosa le stava succedendo?
Fino a quando non è arrivata in ospedale dove i medici non hanno potuto far altro che diagnosticare un cuore estremamente affaticato che stava per fermarsi. Da lì, una situazione che è precipitata immediatamente e la patologia che ha preso la meglio sulla vita della ragazza stessa.
Quell’elevata pressione nei vasi polmonari, che causavano una disfunzione al cuore, la stava portando in fin di vita e nemmeno la terapia farmacologica stava più dando i risultati sperati. C’era una sola via d’uscita: un doppio trapianto, sia di cuore che di polmoni.
Un’impresa ardua e, per molti, quasi impossibile. Per questo, con un volo speciale dell’Aeronautica Militare, la ragazza da Bari è stata trasportata all’ospedale “Molinette” di Torino. 5 giorni di ricovero e quegli organi che sembravano non arrivare mai…ma ecco che quella chiamata tanto attesa è arrivata. Un donatore compatibile era stato trovato per lei.
Un intervento di 12 ore, complesso e lungo ma che ha salvato la vita a questa giovane ragazza. Dopo alcuni giorni dall’intervento, le sue condizioni sono migliorate e la giovane ha iniziato, nuovamente a respirare da sola, azione che non riusciva più a fare da quando le sue condizioni erano precipitate ed era costretta a vivere attaccata alla ventilazione meccanica.
Ci vorrà ancora del tempo perché Aurora possa riprendersi pienamente, ma i medici sono fiduciosi e soprattutto molto contenti di esser riusciti, in tempo, a salvarle la vita.