L’emissione di anidride carbonica è indicata da tempo come una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico. Eppure oggi la carenza di questo elemento sta causando un’altra impensabile conseguenza.
L’impossibilità di produrre l’acqua minerale e le bibite gassate Bevande quanto mai richieste in una estate così torrida. Scopriamo i suoi innumerevoli e fondamentali impieghi e soprattutto perché scarseggia.
Alberto Bertone, proprietario delle Fonti Vinadio, produttore tra l’altro dell’acqua Sant’Anna, aveva recentemente lanciato attraverso un’intervista esclusiva all’Ansa un pesante grido di allarme.
“La carenza di Co2, non solo in Italia ma in tutta Europa, per noi comporta che il 30% della produzione di acqua gasata non la possiamo fare, oggi il 30% delle nostre linee sono completamente ferme”.
Non solo in quella stessa dichiarazione si legge che quella poca che si trova ha dei costi decuplicati. Si parla di un prezzo passato dai 2.000 euro per tonnellata ai 20.000 euro attuali. Un balzo impressionante difficilmente comprensibile per noi comuni consumatori.
Per cercare di comprenderne il perché proviamo ad entrare nei processi di produzione e soprattutto negli usi che se ne fanno senza limitarci alle bibite gassate e all’acqua minerale.
Come sappiamo dai rudimenti scolastici l’anidride carbonica è elemento essenziale nel ciclo della vita. Emessa dal corpo umano e degli animali viene catturata e utilizzata per il proprio sviluppo dalle piante. Questo gas è oggi indispensabile in campo medicale ed alimentare.
Sarebbe troppo lungo e complicato descriverne tutti utilizzi ci limitiamo dunque ad alcuni esempi esplicativi. La Co2 viene impiegata, per la sua elevata funzione battericida, per la conservazione dei cibi evitando così l’impiego di altri conservanti artificiali. É fondamentale nella catena del freddo per le sue proprietà di termoregolazione non solo nella conservazione ma anche nel trasporto.
L’anidre carbonica distrugge tutti i parassiti che si generano nelle lavorazioni del cioccolato, delle granaglie in genere, della frutta secca. Velocizza la coagulazione del caglio nella produzione dei formaggi senza dover ricorre all’introduzione di sostanze enzimatiche e riducendo così la principale causa di intolleranze alimentari verso questi prodotti.
Le applicazioni in campo medicali sono altrettanto fondamentali ed ancor più sconosciute a molti. L’anidride carbonica è un gas stabile e, udite bene non tossico. Questa viene impiegata ad esempio, per espandere cavità corporee da sottoporre ad intervento chirurgici o analisi diagnostiche. In medicina estetica e per la cura di molte patologie vascolari come la sindrome di Rayanaud.
La produzione industriale di questo gas avviene tramite la combustione di un composto organico in presenza di ossigeno sufficiente alla sua completa ossidazione. Composti organici come il metano.
Per comprendere l’impennata dei costi della Co2 basta analizzare uno dei processi più avanzati ed ecologicamente sostenibile tra quelli utilizzati. Parliamo del cosiddetto steam reforming una reazione che avviene ad una temperatura di 800° tra metano e vapore acqueo.
Appare subito evidente, senza entrare nei tecnicismi, che l‘aumento esponenziale del prezzo del metano ed i costi da sostenere per la quantità di energia necessaria a garantirne l’intero processo abbiano inciso in maniera determinate sulla quotazione finale dll’Anidride Carbonica.
La preoccupazione è altissima. Per molte industrie, infatti, non ci sarebbero più i margini operativi per proseguire nella realizzazione di questo fondamentale gas. Speriamo che le nuove tecniche allo studio possano rapidamente ovviare a questa ulteriore crisi dei nostri giorni.