La sua vita era il teatro ed ha vissuto per lui sino alla fine. Ci ha fatto ridere, piangere, sognare ad occhi aperti. Ieri la terribile notizia data da suo figlio Maurizio. Antonio Casagrande è salito al cielo, all’età di 91 anni.
Un palcoscenico solcato sin dall’età di 6 anni e che, da allora, non ha più abbandonato. I funerali nella sua Napoli.
Antonio Casagrande: la scomparsa dell’attore
Una notizia che, mai, avremmo voluto leggere. Ieri, all’età di 91 anni, l’attore Antonio Casagrande è morto. E a dare questo triste annuncio è stato suo figlio Maurizio, anche lui attore. Era considerato uno degli ultimi veri interpreti del teatro di Eduardo De Filippo e, con la sua scomparsa, si chiude un’epoca fra le più floride e belle del teatro napoletano ed italiano.
“Se ne va un pezzo della mia anima” – poche e semplici parole sono servite a Maurizio Casagrande per far comprendere a tutti il suo immenso dolore e, allo stesso dare, dare la triste notizia.
Il teatro, la sua vera passione di vita. Quel palcoscenico sul quale è salito all’età di 6 anni, per interpretare un bambino nella celebre “Madama Butterfly” e dal quale, poi, non è più sceso per il resto della sua vita.
Ma è stato il suo lavorare nella compagnia di Eduardo De Filippo che l’ha reso celebre e conosciuto al pubblico. Con il grande commediografo, Casagrande ha interpretato grandi commedie come “Filumena Marturano”, “Il sindaco del Rione sanità” e “Napoli Milionaria” (anche nelle loro trasposizioni televisive) solo per citarne alcune.
Nel 1984, anche l’incontro con Luciano De Crescenzo che lo sceglie per una delle parti più iconiche (anche se brevi) del suo film “Così parlò Bellavista”. Al Tribunale di Napoli, nel pieno del caos di avvocati, testimoni, carcerati che attendono il processo, c’è una signora che ha bisogno di un documento, ma nessuno riesce a darle le giuste indicazioni per dove recarsi.
Fino a quando il carcerato Casagrande, che è lì anche lui in attesa di esser chiamato in aula per il processo, accompagnato da due Carabinieri, anche se con le manette, usando proprio solo le mani, oltre che le parole, riesce ad indirizzare la signora smarrita, al giusto ufficio.
Il successo: da Eduardo De Filippo, a Luciano De Crescenzo, a Vincenzo Salemme
Non solo il teatro di Eduardo, ma anche commedie di altro genere, come ad esempio il film “Amore a prima vista” dove, insieme al figlio Maurizio e a Vincenzo Salemme, recita la parte di un boss della camorra, padre del protagonista, tornato in Italia e che ha dei piccoli vuoti di memoria.
Ed è stato proprio Vincenzo Salemme uno dei primi ad associarsi al dolore dell’amico Maurizio: “Era un uomo senza schemi. Quando ho iniziato a fare l’attore negli anni settanta Antonio Casagrande era già un mito. Era il prediletto di Eduardo, si diceva. Era bravissimo, con una voce indimenticabile. Poi ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie al figlio Maurizio col quale avevo iniziato una collaborazione molto apprezzata dal padre che faceva proprio il tifo per noi. Conoscendolo di persona ho capito che Antonio era un artista molto particolare” – ha scritto in un suo messaggio, riportato dall’agenzia Ansa.
Il cordoglio della città di Napoli
Cordoglio anche da parte della autorità della città di Napoli, a partire dal sindaco Gaetano Manfredi: “Napoli perde un pezzo della sua storia teatrale e cinematografica”.
Anche il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca ha espresso la sua vicinanza: “E’ stato un artista tra i più grandi ed apprezzati interpreti del teatro partenopeo ed in particolare di quello eduardiano”. I funerali si svolgono, oggi, a Napoli, nella chiesa di Piazza degli Artisti.