È l’alimento più consumato durante tutta l’estate. La sua concorrenza è retta (ma non sempre) dalla granita. Alla fine, è sempre lui, il gelato, ad avere la meglio su tutti. Ci domandiamo: ma anche il gelato ha una data di scadenza?
E’ importante sapere alcune cose e conoscere alcuni particolari accorgimenti per la sua conservazione. Vediamoli insieme.
Il gelato: dopo il cioccolato, è anche lui un vero e proprio cibo degli dei. Lo si mangia sempre, con una predilezione in estate, ma anche in inverno e nelle stagioni non prettamente calde, ha il suo perché. Lo si mangia in coppetta, sul cono, nella brioche…uno, due, e per i più golosi anche tre gusti e con la panna.
Insomma: c’è solo l’imbarazzo della scelta se pensiamo che i gusti sono talmente tanti: da quelli canonici come cioccolato e stracciatella, a quelli a base di frutta, sino a quelli più strong e “nuovi”, come peperoni o pomodoro. Se trovate qualcuno a cui il gelato non piace, fatecelo sapere!
Detto questo, però, è anche giusto sapere, specie quando acquistiamo le famose “vaschette di gelato” da portare a casa e mangiare con calma, quali sono le giuste modalità per la sua conservazione.
Non sempre basta “metterlo in freezer” e via. Partiamo dal presupposto che, non tutti i gelati sono privi di conservanti. Quelli che troviamo nel banco frigo del supermercato, specie quelli che hanno all’interno ingredienti deperibili come creme e panna, hanno di sicuro qualche conservante al loro interno.
Il gelato, teniamo presente, che si mantiene inalterato anche per mesi. Potrebbe mai farlo se, al suo interno, non ci fossero loro, i conservanti? Per renderlo sicuro al 100%, ovviamente, deve esser conservato rigorosamente in freezer, almeno a -18°.
Non dobbiamo, però, pensare che una volta messo in freezer, quest’ultimo non possa esser più aperto per nessuna ragione altrimenti “il gelato va a male”. Quando lo apriamo per pochi secondi, giusto per prendere qualcosa, si è vero, si attua un piccolo innalzamento della temperatura, il ghiaccio inizia a brinare (perché è entrato in contatto con una temperatura più calda), ma se è giusto questione di pochi secondi, di certo non altera né gusto né consistenza, né conservazione del gelato stesso lì contenuto.
Fino a quando la temperatura resta al di sotto dello 0° (zero), quella interna del gelato intendiamo, non c’è rischio che possano proliferare o prodursi microrganismi che, alterando il gelato stesso, lo facciano diventare dannoso per la salute.
Una volta acquistato al supermercato, nel frattempo di arrivare a casa, il gelato andrebbe trasportato e conservato in appositi contenitori (borse frigo ad esempio) che mantengano la temperatura costante. Una volta a casa, mettiamolo subito in freezer senza attendere altro tempo per evitare qualsiasi sbalzo termico.
Dall’altro lato, invece, quando ci apprestiamo a gustare il nostro gelato, una volta aperto, osserviamone, prima di affondare il cucchiaino, l’aspetto. Guardiamo se c’è della brina, se c’è stata, ad esempio, una diminuzione del volume, facendo sempre però attenzione a che non abbia mai superato (in nessuna occasione) la temperatura di 0°.
La scadenza esiste? Certo che si, ma se facciamo attenzione a tutti gli accorgimenti che vi abbiamo riferito, gustare il gelato, anche a mesi di distanza, sarà la cosa più buona in assoluto.