Gabbiani Killer? Sembra qualcosa di assurdo e, al tempo stesso, impossibile. Invece è successo e ad esserne sfortunati protagonisti sono stati cani di piccola taglia, aggredito da volatili affamati. Ma il peggio deve ancora venire.
Il volatile l’ha afferrato, come una vera e propria preda, e se l’è portato via, sotto le urla disperate della padrona.
È successo tutto nel giro di pochi minuti, all’interno del Bosco di Capodimonte, uno dei polmoni verdi della città di Napoli. Una giornata estiva come tutte le altre con le persone che cercano relax e frescura all’interno del parco.
Quando ecco che, tutto ad un tratto, un gabbiano scende in picchiata verso il suolo. Ha adocchiato qualcosa di particolare e vuole prenderlo a tutti i costi. Sua vittima è un cagnolino, razza Pinscher, che la sua padrona ha lasciato libero al guinzaglio.
Il gabbiano ha afferrato il piccolo, lo ha sollevato da terra e lo ha portato via con sé. Il tutto sotto gli occhi increduli e disperati non solo della signora ma anche di alcuni testimoni che, impauriti, sono rimasti rimasti fortemente schoccati dall’accaduto. Fino ad allora, una scena del genere non si era mai vista, almeno in città.
I gabbiani sono trovano ormai in qualsiasi città non solo di mare e solcano i cieli in cerca di cibo specialmente su luoghi umidi o sulle discariche. Ultimamente sono diventati più aggressivi del solito ne è chiara testimonianza quanto avvenuto nel capoluogo partenopeo. Sta di fatto che, del povero cane nulla si è più saputo. Preda o pasto per il gabbiano stesso?
La denuncia della padrona è arrivata alla locale sede della Municipalità dove un consigliere ha raccontato la testimonianza di una sua amica che ha visto l’intera scena. Si sa che la padrona del cane era, probabilmente una turista e che il gabbiano, nel giro di poco tempo, ha puntato il cagnolino libero, è sceso in picchiata, l’ha catturato, l’ha sollevato da terra e portato via.
Una ferocia mai vista che ha visto “scomparire” nel nulla, poi, il cagnolino stesso. Ma, come raccontato da Napoli Fanpage, a quanto pare, sembra che non sia stata la prima volta che un gabbiano abbia aggredito un animale (diciamolo) anche più grosso di lui.
Stando all’articolo di Pierluigi Frattasi, che ha intervistato alcuni vigilantes del Bosco di Capodimonte, già un mese fa un altro cagnolino, sempre di piccola taglia, è stato aggredito e, ancora una volta, da un gabbiano.
La volta scorsa però, a differenza di quest’ultima, il gabbiano nella sua scesa in picchiata, ha anche emesso il suo verso (“quasi un urlo”, come descritto dai vigilantes) prima di aggredire il cagnolino. Ma in quel caso, il volatile ha avuto la peggio, perchè il padrone del quattro zampe, intuito il pericolo, è riuscito a mettere in salvo il cane.
Del cane, invece, portato via nel giorni scorsi, non si hanno più notizie. Le testimonianze non hanno fatto altro che confermare la scena, accaduta tutta in una frazione di secondo. Il consiglio che viene dato, ora, a chi si appropinqua all’interno del Bosco della città con il proprio cane è quello di evitare di lasciarlo correre libero e da solo, per evitare episodi del genere.