La bella stagione fa tornare la voglia di uscire. Come fare per superare la famigerata prova costume? I media ci propinano palestra, dieta… Ecco alcuni suggerimenti pratici per fare la cosa giusta.
La primavera si appresta a cedere il passo all’estate. Il bel tempo e l’allentamento dalle restrizioni pandemiche fanno riemergere prepotentemente il desiderio di divertirsi, di stare tra la gente, di tornare a vivere.
Come ogni anno dopo le feste pasquali si inizia a fare i conti con la linea e parte la corsa a rimettersi in forma. Palestra, corsa, bicicletta e l’immancabile dieta. Rimettersi in forma nasconde tante motivazioni non solo estetiche, ma spesso anche psicologiche. Il non accettare quei chili in più non sempre sono un “nostro” personale disagio ma spesso una reazione al giudizio degli altri.
Dieta: da dove partire?
Ecco partiamo proprio da questo ultimo aspetto. Uno dei principali motivi per cui si abbandona una dieta è proprio perché non la si inizia con la giusta motivazione. La decisione di perdere peso, però non dovrebbe mai essere dettata dalla moda del momento o da un impulso esclusivamente estetico, ma sempre da un desiderio più ampio di benessere. In caso contrario il rischio è di non riuscire a portare avanti l’obiettivo e perdere di conseguenza la motivazione.
Rimettersi in forma è assolutamente una cosa nobile non solo per l’aspetto estetico ma ancor di più per il proprio benessere psico-fisico, eliminare il peso in eccedenza soprattutto con l’avanzare dell’età, aiuta a prevenire molti fastidi ma come farlo non è così scontato come molti pensano. Le prime cose da evitare sono le mode e i consigli della collega o del collega che ha seguito un programma alimentare suggerito da un amico o preso da un articolo letto sulla metro.
Non siamo tutti uguali
Non siamo tutti uguali! Questa è una cosa da tenere bene a mente, quindi ciò che può far bene a te non è detto che lo faccia anche a me. Quindi non ci affidiamo al caso ma andiamo da un professionista che saprà valutare il nostro stato di salute e calibrare sulla nostra quotidianità uno schema alimentare corretto.
Già la nostra quotidianità è fondamentale: se sono una persona attiva avrò un metabolismo differente da una persona sedentaria e così se ho 30 anni non avrò le stesse prerogative di una persona di 60. Se il mio lavoro mi porta a pranzare lontano da casa la mia dieta dovrà prevedere probabilmente che non potrò cucinarmi il pasto da consumare.
Ma prima di tutto questo c’è da riflettere su una cosa sono davvero pronto per farlo? Eh già il momento deve essere quello giusto. Se siamo appesantiti da altre situazione è meglio non sovraccaricarsi infatti spesso accade che alle prime difficoltà, e all’inizio di ogni dieta se ne incontrano, si molla tutto perché non si vedono i risultati sperati.
Quindi lasciamo stare la dieta di Ilary Blasi o gli standard che i media ci suggeriscono, non sono per noi nel senso letterale della frase. Non sono per noi perché quella è la dieta di Ilary Blasi e non la mia.
Ricapitolando
- Iniziare quando ci si sente pronti e non per seguire una moda.
- Prendere la dieta come un modo di alimentarsi nuovo e più sano e non come una sequela di rinunce quindi ben vengano le serate in compagnia e gli alimenti che più ci piacciono.
- Farsi seguire da un professionista che sappia calibrare tutto questo sulla nostra quotidianità.
Le cose vanno fatte con calma e per step raggiungibili perché ogni piccolo cambiamento conseguito è uno stimolo per andare avanti non solo per riuscire a superare a prova costume ma anche per vivere meglio.